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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

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I MAESTRI DI SAGGEZZA

E

LA GERARCHIA PLANETARIA

Autore: Dr. Mario Rizzi

 

Premessa

La storia classica colloca nel 3000 circa a.C. l'avvento dell'età del bronzo e dal 2600 al 2480 a.C., la costruzione delle più grandi e famose piramidi, quelle di Giza (fatte costruire dai faraoni Cheope, Chefren e Micerino della IV dinastia).

Perciò, secondo la storia, nei 4 - 5 secoli dopo la fine del Neolitico l'uomo, da selvaggio che era, avrebbe raggiunto la capacità di erigere dei monumenti la cui progettazione e costruzione richiede delle avanzatissime conoscenze matematiche, fisiche ed astronomiche.

Questa assunzione non regge e, a rigor di logica, dobbiamo invece concludere che l'elaborazione della prima religione, così come la progettazione di queste grandi piramidi, sia stata opera di personaggi con una capacità e cultura molto al di sopra di quella della comune umanità.

Possiamo pertanto arguire che questi "personaggi" altro non fossero che i Sacerdoti di Atlantide. Gli stessi Antichi riconoscevano che da questa razza, "civile, guerriera e dotta", provenivano la scienza degli astri e le leggi del governo degli uomini. Questa nostra ipotesi viene confermata dal brano seguente, tratto dal volume Il sistema solare, di E. Powell (Edizioni Adyar):

"All'incirca 400.000 anni fa, essendo l'Egitto isolato e scarsamente popolato, una Loggia di Iniziati (esseri altamente evoluti, N.d.R.), a causa del diffondersi delle 'arti nere' nel suo paese (Atlantide, N.d.R.), era emigrata in Egitto, dove poi proseguì il suo lavoro per circa 200.000 anni."

"Circa 210.000 anni fa, la Loggia Occulta fondò la prima dinastia divina in Egitto e un impero, facendo venire a questo scopo il primo gruppo di coloni."

"Da questo tempo a 200.000 anni fa, furono costruite le due grandi Piramidi di Giza, per servire da un lato come Templi permanenti di Iniziazione, e dall'altro come santuari per la custodia di alcuni potenti talismani, in previsione della sommersione che gli Iniziati sapevano imminente."

"E' lecito supporre che i poteri occulti furono impiegati per facilitare il trasporto ed il sollevamento dei grandi blocchi di pietra usati nella Grande Piramide. Molte migliaia di anni dopo, Cheope diede il suo nome a una delle Piramidi."

Possiamo perciò dedurre che, nel lungo corso dell'evoluzione dell'umanità, vi siano sempre stati dei Grandi Esseri che hanno prestato la loro opera affinché le cose procedessero secondo un piano prestabilito moltissimo tempo fa.

Anche oggi vi sono Grandi Esseri che guidano l'evoluzione dell'umanità. L'insieme di questi Esseri illuminati viene chiamato con vari nomi, tra cui: "Gerarchia Planetaria", "Centro dei Maestri di Saggezza" e "La grande Loggia bianca".

La Costituzione della Gerarchia (1)

La Gerarchia del nostro pianeta è nota sotto il nome di Grande Fratellanza Bianca, il cui Capo è Sanat Kumara, L'Essere sublime chiamato anche il Grande Iniziatore, l'Antico dei Giorni ...

Con lui operano Esseri di elevatissimo sviluppo spirituale, ed una serie di Maestri che fanno parte della Fratellanza Bianca e lavorano a favore dell'umanità e per l'evoluzione del Piano Divino stabilito per questo nostro pianeta. Tutto lo svolgimento dell'evoluzione fu, fin dal principio, portato sotto la cosciente e saggia guida dell'iniziale Fratellanza Bianca che esiste tuttora e continua il suo lavoro...

L'opera della Fratellanza Bianca è più importante di quanto possa apparire, essa non solo si interessa dell'umanità  ma anche di altri aspetti che riguardano il regno animale e quello vegetale.

Una giusta precisazione (2)

Vorrei ricordarvi che quando voi pensate alla Gerarchia, lo fate in termini di Maestri (come fa la maggior parte della gente), oppure in termini di Iniziati superiori. Non è esatto. Tutti i discepoli che vengono accettati sono nella periferia della Gerarchia e della sua influenza.

Il lavoro della Gerarchia nella fase iniziale (3)

Per molti millenni, dopo la nascita dell'umanità, il lavoro della Gerarchia non fu molto significativo, perché nessuno uomo era  pronto per far parte di questa Grande Fratellanza. Ad un certo momento, mentre in Atlantide vivevano i Semiti, si verificarono le giuste condizioni affinché gli uomini, volenterosi di sottoporsi allo sforzo dell'autodisciplina, fossero istruiti ed iniziati onde renderli idonei di far parte della Gerarchia.

Che cos'è, in ultima analisi, questa Gerarchia? (4)

Che cos'è, in ultima analisi, questa Gerarchia? E' un grande corpo di salvezza composto di Unità di Vita dedicate e liberate che operano in formazione di gruppo, con tutte le forme e le vite di tutti i regni e particolarmente con tutte le anime.

In questa sua opera la Gerarchia dà importanza unicamente all'aspetto coscienza di tutte le forme; il mezzo attualmente impiegato per salvare e servire è la mente, come si esprime tramite le menti di tutte le persone umanitarie, degli aspiranti, dei discepoli (di ogni raggio e grado) e degli Iniziati; la Gerarchia può esprimersi anche per mezzo di correnti di pensiero e di idee, imponendo per loro tramite i suoi concetti gerarchici alle menti embrionali del pubblico; essa dirige anche il lavoro educativo di tutte le nazioni, affinché le masse non evolute possano divenire, quando sarà il loro turno, il grande pubblico intelligente.

Chi è a capo della Gerarchia? (5)

Sebbene il Cristo o Signore Maitreya, sia il capo della Gerarchia, questa è in realtà l'Ashram (Scuola spirituale, N.d.R.) di Sanat Kumara, l'Antico dei Giorni.

Il Cristo (uso uno dei Suoi nomi ufficiali) è, in verità, il Maestro dei Maestri e il coordinatore dell'intera vita del grande Ashram, congiuntamente agli altri due Ufficiali gerarchici, il Manu e il Mahachohan...  La Gerarchia è l'Ashram di Sanat Kumara, ma Egli ha delegato la sua autorità ai cosiddetti "Salvatori del Mondo" che si sono succeduti lungo le età; l'espressione della loro vita incarnò ogni volta la meta prevista per il periodo durante il quale rimasero in carica.

I componenti della Gerarchia (6)

Alcuni componenti della Gerarchia sono attualmente incarnati in un corpo fisico, altri, invece, vivono in un corpo eterico (energetico, N.d.R.) nei mondi sottili. Alcuni di essi, incarnati in un corpo fisico, dimorano nelle Montagne dell'Himalaia, ma la maggior parte è disseminata in tutto il mondo e dimora, in incognito, in varie Nazioni.

I componenti della Gerarchia cercano di aiutare l'umanità nel suo cammino spirituale attraverso gruppi o movimenti tra cui possiamo elencare, per brevità: Templari, Massoni, Rosa croce e la Società Teosofica. E' comunque certo che i Maestri hanno il pieno rispetto del libero arbitrio degli umani, questo, chiaramente, ne limita il raggio d'azione. 

Alcuni di essi sono esseri umani che hanno raggiunto un alto grado di perfezione ed hanno così conseguito la "resurrezione della carne", ovvero non hanno più l'obbligo di rinascere in un corpo fisico per procedere con la loro evoluzione. Tra essi citiamo, per brevità, i Maestri: Morya, Koot Hoomi, il Veneziano, Serapis, Hilarion, Gesù, Saint Germain e Djwal Khul.

Così ne parla Alice Bailey nel suo volume Iniziazione umana e solare:

"Attualmente questi Maestri sono incarnati nel mondo intero con il solo scopo di partecipare alle attività, alle occupazioni ed al lavoro di disseminazione della verità nelle differenti Chiese, scienze e filosofie. Producono così in seno ad ogni organizzazione un'espansione, un'apertura, una disintegrazione cosi necessarie ed altrimenti impossibili.

Sarebbe saggio che gli studenti di occultismo riconoscessero questi fatti e coltivassero la loro capacità di identificare le vibrazioni della Gerarchia che si manifestano attraverso i discepoli nei posti e nei gruppi più impensati".

L'opera della Gerarchia (7)

I Maestri contribuiscono in mille modi a far progredire l'umanità. Dalle più alte sfere riversano sulla Terra la luce e la vita che possono essere, liberamente come i raggi del sole, ricevute e utilizzate da tutti coloro che sono sufficientemente recettivi.

... E poi i Maestri, che hanno un legame particolare con le religioni, le utilizzano come serbatoi nei quali riversare energia spirituale perché sia donata ai fedeli di ogni religione come un "mezzo di grazia".

C'è quindi il grande lavoro intellettuale per mezzo del quale i Maestri inviano potentissime forme pensiero (pensieri concentrati su una certa idea, N.d.R.) che captate dagli uomini geniali, vengono da loro assimilate e donate al mondo. Nello stesso modo Essi inviano ai loro discepoli le loro voci notificando i compiti che devono svolgere ... il lavoro di guida e supervisione nell'insegnamento ai giovani discepoli e l'invio di un aiuto specifico in numerosi casi.

Nel mondo fisico sorvegliano il susseguirsi degli eventi, correggono e neutralizzano, per quanto è permesso dalla Legge, le tendenze nefaste, riequilibrano continuamente le forze che si oppongono o ne facilitano il progresso rinforzando il bene ed indebolendo il male.

La Gerarchia vista dal Maestro Djwal Khul (8)

La Gerarchia, è formata da esseri umani e spirituali nel contempo. Questi Maestri, desiderosi di aiutare l'umanità si sono presi la responsabilità di assistere l'uomo nella sua evoluzione. Tra loro vi sono studenti, Iniziati, così come Alcuni Maestri soggetti ai Chohans e ai Kumaras che, a loro volta rappresentano gli Esseri consapevoli più evoluti nella nostra sfera planetaria. Essi non sono dissimili alle descrizioni fatte per gli  Angeli e gli Arcangeli nelle religioni Occidentali.

La Gerarchia sta lavorando, a livello politico, per creare una cooperazione internazionale e una sintesi economica. Nel campo della religione, invece, cerca di diffondere la coscienza spirituale e una religione di tipo universale. Nei domini della scienza, istruzione e psicologia, il suo scopo è quello di espandere la coscienza, la conoscenza  e le capacità umane in generale.

I membri della Gerarchia inviano costantemente nel mondo pensieri, ideali, semi di attività e progetti, allo scopo di influenzare coloro che operano in campo politico, economico e scientifico. Questi piani talvolta sono  idealistici, comunque sono realizzabili. La Croce Rossa internazionale rappresenta un esempio riuscito di tale influenza.

Coloro che si aprono alle ispirazioni inviate dai Maestri e si dedicano al "bene maggiore", talvolta sono istruiti dagli stessi Maestri mentre i loro corpo giace addormentato ... Queste persone, comunque, non dovrebbero lavorare in questo senso solo allo scopo di ottenere vantaggi personali, bensì offrirsi come cooperatori di coloro che operano sui piani superiori.

I Maestri visti da Giuseppe Filipponio (9)

... Questi Fratelli Maggiori dell'umanità hanno calcato, quali uomini sulla terra, il lungo sentiero evolutivo, e sono entrati nei ranghi dei Grandi Esseri che ora proteggono e guidano il destino dell'uomo soltanto dopo aver subito tutti i processi che ci innalzano a più spirituali dimensioni.

Essi hanno trionfato sulla materia e conseguito la loro meta suprema mediante gli stessi supera­menti e gli stessi sacrifici che noi affrontiamo e con cui lottiamo nelle nostre vite. Essi hanno conosciuto ogni passo del sentiero della sofferenza, hanno subito ogni esperienza, hanno lottato per redimere le loro fragilità umane ed hanno vinto mediante la padronanza degli aspetti materiali dei loro sé umani.

I Maestri visti da David Anrias (10)

Quando un uomo raggiunge il Nirvana o Liberazione non è obbligato a conservare il suo corpo fisico o a reincarnarsi in un altro. La scelta è sua: o preferisce vivere per sempre un'esistenza disincarnata o dimora sulla terra per un tempo considerevole come Maestro di Saggezza, in questo caso egli avrà una funzione in seno alla Gerarchia Occulta e aiuterà lo sviluppo dell'umanità in modi estremamente diversi.

I Maestri, possono compiere miracoli, ma lo fanno raramente perché ritengono che, salvo in casi eccezionali, ogni miracolo è una forma di esibizionismo. Infatti la loro assenza di vanità è così totale che malgrado la loro nobiltà e i loro grandi poteri sono stati così modesti da chiamarsi Fratelli Maggiori e Servitori dell'Umanità; in effetti, secondo i loro propositi vivono per servire e guidare, perché coloro che guidano non fanno altro che servire. Tuttavia, la loro funzione di guida non intralcia il libero arbitrio dell'uomo, perché ciò infrangerebbe la Legge. Essi suggeriscono, ma non esercitano pressioni, ispirano ma non ordinano mai.

Possiamo dunque constatare che, sebbene i Maestri abbiano il loro spirito nel Cielo, i loro piedi calcano il nostro suolo, vale a dire che non sono vaghi sognatori, ma uomini fondamentalmente pratici. Non hanno più i vizi e le debolezze del comune mortale, perché hanno sofferto essi stessi per vincerli camminando sul sentiero che porta all'Adeptato (stato di altissima evoluzione spirituale, N.d.R.). Cosi, essi hanno l'atti­tudine ad una totale comprensione e tolleranza, unite ad un'immensa compassione e, cosa importantissima come affermano essi stessi, un pronunciato senso dell'umorismo.

Alcuni Maestri e la loro opera (11)

IL MAESTRO JUPITER - Non è uno dei Maestri che solitamente assumono allievi, poiché conta fra i suoi discepoli iniziati di alto grado ed un certo numero di Maestri. Egli tiene le redini del governo dell'India, inclusa anche buona parte della frontiera settentrionale ed a lui è affidato l'arduo compito di indirizzare gradatamente l'India verso la liberazione dalla sua caotica instabilità ed agitazione e di collegarne i po­poli in una sintesi finale.

IL SIGNORE MAITREYA ‑ Per i Cristiani è il Cristo, per l'Oriente il Bodhisattva e per i Maomettani l'Iman Madhi. Risiede nell'Himalaia. E' colui che presiede i destini della vita da circa 600 anni avanti l'era cristiana, venuto poi tra gli uomini come Gesù di Nazareth ed è di nuovo atteso tra noi. Com'è riferito nei Vangeli, Egli, anche dopo la morte del corpo di Gesù, rimase tra gli uomini da cui non si è mai allontanato. Quotidianamente Egli riversa la sua benedizione sul mondo e quindi leva le mani a benedire tutti coloro che seriamente cercano e aspirano. Tutti gli sono noti e, sebbene essi possano esserne inconsapevoli, Egli stimola la loro mente ed il loro cuore incitandoli a lavorare per il bene dell'umanità.

IL MAESTRO MORYA o MAESTRO M. ‑ Principe Rajpoute, il suo lavoro consiste nella spiritualizzazione e guida degli uomini di stato. Dirige anche le forze più adatte per l'avanzamento della evoluzione umana.

IL MAESTRO KOOT HOOMI o MAESTRO K.H. - Originario del Cachemire, ha studiato a Ox­ford nel 1850. Il suo compito maggiore riguarda il risveglio dell'amore latente nel cuore degli uomini e ridestare in essi il concetto di Fratellanza Universale. Fondò, nel 1875, la Società Teosofica, guidando a tal scopo la signora H. P. Blavatsky.

IL MAESTRO VENEZIANO ‑  Dirige il pensiero creativo a livello della Mente Divina. Possiede un'ottima conoscenza dell'astrologia "seria", quella in grado di valutare le energie planetaria al fine di conoscere il momento più opportuno per fare o non fare qualcosa.

IL MAESTRO SERAPIS ‑ Greco di nascita segue l'evoluzione dei Deva (Angeli della natura). Stimola i grandi movimenti artistici, l'evoluzione della musica, della pittura e della produzione drammatica.

IL MAESTRO HILARION ‑ Lavora con coloro che stanno sviluppando l'intuizione e vigila i grandi movimenti che stimolano la spiritualità nell'umanità. Fornì l'aiuto necessaria alla fondazione del movimento di Ricerca Psichica mondiale. Promuove lo sviluppo scientifico nel modo più confacente ai vari popoli e favorisce l'arricchimento della vita intellettuale.

IL MAESTRO GESU' ‑ E' il Signore della vita spirituale ed è sempre pronto ad aiutare l'umanità. Gesù, con il suo battesimo, offrì il proprio corpo al Signore Cristo, affinché se ne servisse per mostrare all'umanità la giusta "via" per ritornare nella "casa del Padre".

IL MAESTRO RAKOCZI ‑ vedi il Maestro Saint Germain.

IL MAESTRO SAINT GERMAIN (conosciuto anche come MAESTRO R. o MAESTRO RACOCZI). Il suo lavoro riguarda i riti e le cerimonie esoteriche per la organizzazione dei popoli e i movimenti democratici.

IL MAESTRO DJWAL KHUL o MAESTRO D.K. (anche chiamato "Messaggero dei Maestri"). E' molto erudito e lavora con coloro che si dedicano alla guarigione. Coopera non visto con coloro che si dedicano a risanare e cercare i mezzi per sollevare l'umanità dalle sue molte miserie. Fu l'ispiratore della Croce Rossa Internazionale ed a dettare gran parte delle "Dottrina Segreta" alla signora Blavatsky.

Il Buddha e il Cristo (12)

Il Buddha venne incarnando in Sé un grande principio o qualità divina. Egli trasmise al mondo l'Illuminazione; fu il Signore della Luce. Come sempre avviene, per istruire i suoi discepoli riprodusse in Sé i processi dell'illuminazione e divenne "l'Illuminato". Le scritture dell'India dicono che conseguì l'illuminazione sotto l'albero, così come il Cristo raggiunse la liberazione dello spirito umano sopra l'albero eretto sul Golgota.

Luce, saggezza, ragione, quali attributi di­vini eppure umani, furono focalizzati nel Buddha. Egli dimostrò la possibilità per tutti gli uomini di conseguire l'illuminazione e camminare nella luce. Li incitò a percorrere il Sentiero dell'Illuminazione, i cui aspetti sono la saggezza, la percezione mentale e l'intuizione.

Successivamente venne il grande Istruttore, il Cristo. Incarnò in Sé un principio o aspetto divino ancora maggiore, quello dell'Amore, nel contempo comprendendo in Sé tutta la Luce del Buddha. Cristo fu l'espressione sia della Luce che dell'Amore.

Grazie alla Loro opera, ora è possibile una risposta più profonda all'opera e all'influenza delle grandi Vite che oggi attendono di aiutare l'umanità (la Gerarchia, N.d.R.), come pure una loro più ampia comprensione.

L'influenza dei Maestri sulle Scuole di esoterismo (13)

Alcune Scuole di occultismo e di tendenza teosofica hanno preteso di essere le uniche detentrici dell'insegnamento dei Maestri ed il solo punto Focale dei Loro sforzi limitandone così l'opera e formulando delle premesse che il tempo e le circostanze non mancheranno di provare come inesatte.

Essi operano certamente per mezzo di questi gruppi di pensatori e danno una gran parte della Loro energia in tali organizzazioni, ma hanno ovunque Loro allievi e discepoli e operano attraverso numerosi corpi e con diversi metodi di insegnamento.

Il lavoro attuale della Gerarchia (14)

A questo punto può essere opportuno accennare ad alcuni fatti riguardanti i Maestri e la loro opera nel presente e nel futuro. In primo luogo vi è la formazione di allievi e discepoli per metterli in grado di essere utilizzati in occasione di due grandi eventi: l'uno la venuta dell'Istruttore del Mondo  (il ritorno del Cristo, N.d.R.) e l'altro l'instaurazione della nuova sesta sottorazza (la razza futura, N.d.R.) e la ricostruzione che seguirà alle attuali condizioni mondiali ...

La Gerarchia vi ama e lavora per voi (15)

Nel corso degli anni, e per molto tempo ancora, la Gerarchia, proprio perché ama l'umanità intera, continuerà a trasformare le diverse energie provenienti dal Cosmo, da altri sistemi solari e da altre costellazioni assai lontane, affinché la loro distribuzione sulla superficie terrestre avvenga senza arrecare alcun danno. Questa è "l'acqua di vita" che noi doniamo agli uomini, è una sorgente vitale sulla quale si può sempre fare affidamento!

Se questa è l'acqua, vi sarà spontaneo chiedere, quale sarà mai il cibo sul quale poter fare un continuo affidamento. In primo luogo questo "cibo di vita" ci viene rappresentato dai "segni" lasciati dai grandi Iniziati e dai grandi Maestri; da coloro che voi chiamate i Messia, i grandi Esseri che offrono la loro vita a beneficio dell'umanità. Il Signore Cristo, ad esempio, rappresenta un sacrificio perenne perché il suo Corpo, rappresentato da un'ostia pura e immacolata, viene immolato ogni volta che viene celebrata la santa Eucarestia.

Un'altra forma di nutrimento ci viene dai consigli offerti da qualcuno sufficientemente sensibile da poter parlare seguendo qualche sua ispirazione interiore, magari senza essere neppure consapevole di questo fatto. Egli, infatti, pensa di poter dare certe indicazioni soltanto perché possiede un pizzico di buon senso in più.

Vedete perciò come anche i messaggi che provengono dalle persone più semplici possono essere ispirati da Dio. Può anche accadere che, alcune volte, l'ispirazione che viene da Dio venga coperta dal "frastuono del mondo". Ci sono comunque delle occasioni in cui questi messaggi ci giungono così naturali e spontanei da non farci neppure dubitare che essi provengano proprio da Dio.

Purtroppo, assai spesso, non siamo in grado di sentire la voce di Dio in noi e allora, piuttosto che offrire un aiuto personale ed un conforto amorevole a chi si sente depresso, andiamo magari a smuovere uno Yoghi dell'Himalaia e, avendone la possibilità, gli facciamo prendere l'aereo, gli facciamo pervenire la cartina e una bussola affinché possa arrivare fino al nostro quartiere. Questo accade perché la nostra mente è sempre occupata con gli impegni del mondo e, al massimo, ci può suggerire di andare a far visita  a qualche sofferente. 

L'illusione riguardo ai Maestri

Dopo aver dato alcune precisazione, riguardo ai Maestri ed alla Gerarchia, riteniamo giusto parlare di una particolare illusione, oggi assai diffusa, tra coloro che frequentano circoli occulti o Scuole spirituali. A questa illusione, sono spesso soggetti alcuni capi di tali organizzazioni che affermano di essere in contatto con qualche Maestro, spiriti illuminati o, addirittura, con nostro Signore Gesù Cristo, mentre ricevono solo messaggi medianici dallo spirito di una persona defunta. Essi, spesso, illudono anche gli allievi dicendo che, prima o dopo, arriveranno anche loro ad incontrare il Maestro.

Leggiamo come Alice Bailey, nel Trattato dei 7 Raggi, ci illustra questo fenomeno:

"Anche le correnti di esoterismo, teosofiche e rosacrociane (particolarmente nelle loro scuole interne), hanno forme loro particolari di questa illusione di guida interiore. Benché di natura diversa da quelle precedenti, gli effetti sono molto simili e riducono i seguaci nella condizione di farsi guidare e spesso dirigere da voci illusorie."

"Spesso i capi dell'organizzazione asseriscono di essere in comunicazione diretta con un Maestro o con tutta la Gerarchia dei Maestri, da cui ricevano gli ordini. Questi sono trasmessi all'insieme dei membri, da cui ci si attende un'obbedienza pronta e senza discussioni."

"In questo sistema, impartito sotto il nome di sviluppo esoterico, si presenta la meta di un simile rapporto con il Maestro o la Gerarchia come incentivo per studiare o meditare, e l'aspirante è indotto a credere che un giorno o l'altro udrà la voce del suo Maestro, che lo guiderà suggerendogli cosa fare e come prender parte a ruoli diversi."

"Gran parte delle difficoltà psicologiche riscontrate nei gruppi esoterici si possono ascrivere a questo atteggiamento e a questa speranza ingannevole offerta al neofita."

"... La guida cui obbediscono tanto spesso gli aderenti delle diverse correnti esoteriche non è quella della Gerarchia, ma il riflesso astrale di questa (essi quindi rispondono alla presentazione illusoria e falsata costruita dall'uomo, di un grande fatto spirituale). Se volessero, potrebbero rispondere invece alla realtà ...

"... Oggi mistici di ogni specie, per naturale predisposizione alla vita introspettiva e negativa, odono voci, ricevono comandi e obbediscono a impulsi che sostengono venire da Dio. In ogni parte esistono gruppi impegnati ad avviare alla vita spirituale, ad accertare il Piano di Dio o a collaborarvi in un modo o nell'altro. Alcuni operano con intelligenza e le loro premesse e i tentativi sono talvolta corretti, ma in genere seguono una via sbagliata, poiché sono soprattutto di natura astrale" (16).

Un messaggio del Maestro D.K. (17)

Dite a coloro che vi ascolteranno che i loro Grandi Fratelli li stanno semplicemente aspettando, e che non sono solo capaci di fare discorsi. Dite che stiamo andando loro incontro; dite però chiaramente che non veniamo per togliere la trappola sotto i loro passi, ma per indicarla.

Non solo non abbiamo mai lasciato la Terra, ma nei prossimi decenni saremo qui più che mai; non ci vedrete circolare né con la veste bianca né con l'aureola sul capo, perché indosseremo gli abiti della gente di città, degli operai, dei contadini, e magari ci vedrete con la ventiquattrore dell'uomo d'affari in mano, o sotto le spoglie d'un monaco dissidente... Aspettatevi di tutto, perché l'Amore non conosce la discriminazione, e si serve di tutto quanto gli è necessario per rivelarsi, in ogni direzione.

Sappiate che lo stato attuale del pianeta è come quello d'un corpo malato, e non servono, per dimostrarlo, né prove né grandi frasi. Eviterò anche di farvi il ritratto dell'umanità e di trarne un bilancio... né dirò che tutto questo è molto triste, malgrado qualcuno si aspetti forse che lo dica. Non è triste: è solo un dato di fatto, e vi porremo rimedio. Lasciamo i gridi d'allarme a livello dell'ego, e prepariamoci a cementare le nostre azioni con il distillato del cuore.

Partendo da qui, comprenderete che invitiamo tutti gli esseri umani a comportarsi allo stesso modo, perché non v'è più posto per un atteggiamento tiepido, pigro o incongruente.... Quando un veicolo si avvicina a una curva pericolosa tutti si allacciano le cinture, e così dovranno fare tutti i terrestri coscienti, sia che pongano la loro energia in ciò che chiamate Dio, in un semplice feticcio, oppure in loro stessi.

La vostra cintura si fregi di questi nomi: tolleranza, perdono, luce e speranza; non abbia mai lo sguardo sdolcinato d'una morale, ma la folgorante dolcezza della Conoscenza: senza questa cintura di sicurezza, senza questo scudo, ogni volontà d'azione sarà vana.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Ringraziamo tutti gli autori, che, con il loro lavoro hanno permesso questa raccolta e ci scusiamo qualora avessimo fatto qualche errore nel citare la fonte originale del materiale presentato. Il numerino vicino al titolo, qualora utilizzato con i riferimenti bibliografici, permette di conoscere la fonte del brano proposto.

1) Giuseppe Filipponio, Il Loto bianco, pag. 129,
Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.

2) Alice Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era, Vol. II, pag. 64,
Edizioni Nuova Era, Roma.

3) Riassunto dal volume Il Loto Bianco, di Giuseppe Filipponio,
pag. 57, Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.

4) Alice Bailey, Raggi e Iniziazione, pagg. 528-31,
Edizioni Nuova Era, Roma.

5) Alice Bailey, Il Trattato dei 7 Raggi, Vol. V,
Raggi e Iniziazione, pag. 368 - Edizioni Nuova Era, Roma.

6) Riassunto dal volume Il Loto Bianco, di Giuseppe Filipponio,
pag. 57, Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.

7) Annie Besant, I Maestri,
Edizioni Adyar, Settimo Vittone, (To).

8) I. Dalichiw e M. Booth, AuraSoma,
Edizioni Mediterranee - Roma.

9) Giuseppe Filipponio, La via della Luce, pag. 63,
Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.

10) David Anrias, Attraverso gli occhi dei Maestri, pag. 20,
Edizioni Amiedi, Milano, 1932,

11) Elaborazione tratta dai seguenti volumi:

David Anrias, Attraverso gli occhi dei Maestri, pag. 20,
Edizioni Amiedi, Milano, 1932,

Giuseppe Filipponio, La via della Luce, pag. 63,
Centro Verso la Luce, via Laurentina 622 - 00143 Roma.

Alice Bailey, L'esteriorizzazione della Gerarchia, pagg. 504-507,
Edizioni Nuova Era, Roma.

12) Alice Bailey, L'esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 411,
Edizioni Nuova Era, Roma.

13) A. Bailey, Iniziazione Umana e Solare,
Edizioni Nuova Era, Roma.

14) Alice Bailey, Iniziazione umana e solare, pagg. 54-62,
Edizioni Nuova Era, Roma.

15) Ghislaine Gualdi, Maestro e Discepolo,
Quaderno Sarmoung n. 16.

16) Alice Bailey, Il trattata dei 7 Raggi, Vol. II,
Psicologia esoterica 2, pagg. 484-487.
Edizioni Nuova Era, Roma.

17) Anne e Daniel Meurois‑Givaudan, Viaggio a Shamballa,
pagg. 65-66 - Edizioni Arista, 10094 Giaveno (1987)

 

Autore: Dr. Mario Rizzi

Sito web: www.viveremeglio.org

e-mail : mario.rizzi@tin.it

 

 

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