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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

ROSA+CROCE

                                

                                  

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L'ORDINE CONTEMPORANEO DELLA  ROSA + CROCE

da "STORIA DEI ROSA+CROCE"

di Piero Ardizzone

 

Quest'ordine agisce oggi come in passato e più che mai si occupa dell'evoluzione umana, dirige e trasmuta il pensiero umano verso un ideale sempre più elevato, iniziando gli esseri che sono pronti a essere illuminati per servire l'umanità con maggiore forza ed efficienza. D'altra parte, essendo venuta l'ora di istruire e di preparare l'uomo in previsione del nuovo ciclo solare dell'Acquario, gli Ierofanti dei Misteri hanno deciso di dare pubblicamente gli insegnamenti tramite Max Heindel.

L'Associazione Rosacrociana, di cui è il fondatore, è stata creata per essere il veicolo di propaganda di questa filosofia e per rendere idonei gli Ego, che già sono pronti, a ricevere uno sviluppo più elevato destinato a metterli, un giorno, in presenza di questi Grandi Esseri; essa è semplicemente l'organo exoterico dell'Ordine Misterioso il quale guida direttamente gli sforzi sinceri degli uomini che in questa vita o in una delle successive si preparano per l'iniziazione.

Poiché ogni associazione affermata - e sempre più la nostra si va diffondendo in ogni nazione – è in genere esposta a commenti più o meno esatti, è opportuno che ciascuno di noi conosca esattamente gli inizi di quella che ci concerne.

Per informare i membri della " Fellowship ", la Sede Centrale di Monte Ecclesia ha messo in circolazione un opuscoletto che ci fornirà le informazioni complete, di cui citiamo in appresso i punti principali.

La Signora Heindel ci racconta come Max Heindel venne in contatto con i Fratelli Maggiori e come ricevette da Essi l'Iniziazione; ella ci dice anche che si varrà delle medesime parole di suo marito per dare maggiore chiarezza al racconto.

A causa del grande ardore messo nelle ricerche spirituali, nel 1905 Max Heindel si ammalò; poiché sin da allora egli possedeva la facoltà di lasciare il proprio corpo e di funzionare coscientemente al di fuori del medesimo, si servì di questa prerogativa per cercare la verità.

Egli era allora estremamente povero e spesso gli mancava di che cibarsi; malgrado ciò, appena ristabilitosi in salute, riprese le sue conferenze per divulgare l'astrologia.

Nel 1906 essendosi fermata la sua attività a causa del terremoto di San Francisco, si diresse a Seattle e verso il nord.

Verso la fine del 1907, trovandosi nel Minnesota, un'amica andò a trovarlo (non essendo riuscita a convincerlo per lettera) e gli consigliò di andare a Berlino per ascoltare un Istruttore e conferenziere molto importante. Spingendo la persuasione fino a offrirsi di pagargli il viaggio, ella riuscì, alla fine, a farlo decidere alla partenza..

Giunto in Germania egli assistette alle conferenze e a qualche riunione organizzate da quell'Istruttore tedesco. Presto però Max Heindel si rese conto che quel conferenziere aveva poco da insegnargli e gli rivelava delle cose che già conosceva. Deluso, prese un biglietto di ritorno per l'America. Rientrando a casa, triste per aver trascurato un lavoro importante per inseguire un fuoco fatuo, incontrò uno dei Fratelli Maggiori dell'Ordine dei Rosacroce, Ierofante dei Misteri Minori, che gli offrì le istruzioni ch'egli desiderava, a condizione di tenerle segrete ... Per anni e anni Max Heindel aveva pregato e cercato ciò che avrebbe potuto appagare il grande desiderio della sua anima e del mondo. Avendo egli stesso sofferto e conoscendo le aspirazioni del proprio cuore, non poté promettere al Fratello Maggiore di mantenere il segreto e, di conseguenza, rifiutò di accettare la minima cosa che non gli sarebbe stato concesso di distribuire al suo prossimo. A queste parole l'Istruttore lo lasciò.

E' facile immaginare quali sentimenti possano albergare in un infelice che muoia d'inazione, al quale si offrisse del pane che non potrebbe accettare per soddisfare la sua fame. Altrettanto fu per Max Heindel, la cui delusione fu grande.

Per ore restò perplesso dopo che l'Istruttore se ne fu andato. Scoraggiato di dover tornare in America per riprendere il lavoro dopo aver perso del tempo prezioso e speso inutilmente del denaro, passò alcuni giorni in preda alla tristezza.

L'Istruttore tuttavia ben presto riapparve nella sua camera per dirgli che egli, Max Heindel, aveva superato la prova con successo. Gli confidò che se avesse accettato la sua primitiva offerta, cioè di conservare segreti gli insegnamenti destinati al mondo, egli, il Fratello Maggiore, sarebbe stato costretto ad abbandonarlo. Gli dichiarò anche che il candidato scelto precedentemente, dopo essere stato per parecchi anni sotto la loro direzione, aveva fallito la sua prova nel 1906; ci si era servito di lui per attirare Max Heindel a Berlino giungendo al punto di fare ricorso alla sua amica per farlo venire. Max Heindel era sotto osservazione da diversi anni quale candidato più idoneo a rimpiazzare il primo nel caso questi fallisse. Aggiunse che le istruzioni dovevano essere date al pubblico prima della fine della prima decade del secolo, cioè prima della fine del dicembre 1909.

Fu in quell’ultima visita che l’Istruttore gli diede le informazioni necessarie per arrivare fino al Tempio dei Rosacroce, situato poco distante da Berlino. Nel Tempio stesso Max Heindel trascorse oltre un mese in contatto e sotto la direzione costante dei Fratelli Maggiori; essi gli comunicarono la maggior parte degli insegnamenti contenuti nella Cosmogonia ch'egli scrisse più tardi. Ecco dunque una dichiarazione formale basata su fatti attuali, mentre possiamo giudicare noi stessi il valore degli insegnamenti contenuti nella Cosmogonia. Durante il suo soggiorno al Tempio Max Heindel tracciò a grandi linee la Cosmogonia. Secondo l'Istruttore si trattava di un abbozzo fatto sotto la pesante atmosfera psichica germanica che consentiva al candidato di assimilare nella sua coscienza il pensiero mistico; gli si fece comprendere che le 350 pagine del manoscritto non lo avrebbero soddisfatto quando sarebbe tornato sul suolo americano la cui atmosfera elettrica l'avrebbe influenzato al punto da richiedere l'intera revisione del lavoro, cosa della quale egli, nel suo entusiasmo, dubitava.

Si rese conto che aveva ricevuto un'opera meravigliosa e completa; tuttavia la predizione del Fratello Maggiore, dopo un soggiorno di qualche settimana a New York, si realizzò; si rimise quindi all'opera per rifare il lavoro.

Presa in affitto una modesta camera al 7 piano di una casa, passò i giorni più caldi dell'estate 1908 scrivendo a macchina dalle sette del mattino fino alle nove e alle dieci della sera, non concedendosi nemmeno il tempo per fare colazione. Il lattaio gli lasciava, ogni mattina, un quarto di latte davanti alla porta; alcuni biscotti completavano il suo nutrimento fino alle nove della sera, ora alla quale cenava con qualche legume. Dopo una passeggiata per le vie surriscaldate di New York si dedicava al suo manoscritto fino a mezzanotte. Siccome il caldo si faceva sempre più insopportabile, si trasferì a Buffalo ove terminò l'opera nel 1908. Gli occorsero soltanto due o tre mesi per concludere il lavoro, ma gli rimaneva da risolvere un grande problema, cioè quello di fare pubblicare l'opera e di trovare il denaro necessario per farla stampare. A causa del grande caldo non ebbe molto successo nei corsi e nelle conferenze che fece a Buffalo. Più tardi però le cose andarono meglio a Columbus (Ohio) ove ricevette aiuto dalla Signora Rath-Merrill e dalla figlia che gli disegnarono i diagrammi.

Rimase parecchi mesi in quella città dove le sue conferenze e i suoi  insegnamenti ebbero un'eco favorevole; fu lì che sorse il primo Centro Rosacrociano. Partì poi per Seattle (Washington) dove, nel 1906, aveva intrecciato delle relazioni e dove sperava di trovare un amico disposto a far stampare il suo libro. Quell'amico era William M. Patterson il quale, non solo lo aiutò a piazzare il suo lavoro presso un editore, ma gli diede anche dei preziosi consigli per la pubblicazione. La Signora Jessíe Brewster e il Comandante KingswilI si resero pure utilissimi collaborando alla correzione del manoscritto.

Trovandosi a Columbus prima della stampa della Cosmogonia, Max Heindel cominciò a diffondere questi insegnamenti riproducendo i testi di alcune conferenze. Dopo ogni discussione distribuiva gratuitamente le copie di venti opuscoli della " Christianity Series " ch'egli stesso aveva ricopiato. Cominciò dal primo opuscolo: " L'Enigma della vita e della morte ", che offrì ad ogni ascoltatore per consentirgli di studiarselo; stampava questi esemplari col suo apparecchio mimeografico durante la notte, dopo la conferenza; per annunciare le sue conferenze appuntava egli stesso sui muri gli avvisi nei punti più in vista della città. Scriveva anche degli articoli di giornale che portava poi agli editori i quali spesso erano di idee completamente opposte a queste nuove teorie. Malgrado ciò Max Heindel generalmente riusciva ad avere vittoria imponendosi con la sua simpatia personale e assicurandosi un'intera pagina di giornale, cosa che attirava molta gente alle conferenze. Dopo aver tenuto venti conferenze e averle distribuite ai suoi ascoltatori di Columbus, di Seattle, di North Yakima (Wash). e di Portland (Oregon), prese il manoscritto della Cosmogonia e le venti conferenze e, accompagnato da William M. Patterson, sì recò a Chicago dove tutto fu pubblicato. Ecco le parole testuali di Max Heindel:

" La Cosmogonia dei Rosacroce fu pubblicata nel novembre 1909, cinque settimane prima della fine della prima decade del secolo. Il manoscritto originale fu stampato da alcuni amici che fecero un lavoro ammirevole, ma naturalmente lo dovevo rivedere prima di passarlo all'editore; rilessi poi le prime bozze, le corressi, indi le rinviai dopo la correzione. Riesaminai il lavoro, dopo che fu impaginato per inserire i disegni e dare le opportune istruzioni agli incisori e poi all'editore per il posto che le figure avrebbero dovuto occupare nel libro, ecc. Per sei settimane mi alzai alle sei del mattino e lavorai fino a mezzanotte e oltre in mezzo a una confusione indicibile con l'andirivieni dei commercianti e il rumore di Chicago nelle orecchie, talvolta al limite della resistenza nervosa. Malgrado ciò riuscii a conservare la padronanza di me stesso e scrissi molti altri nuovi dettagli della Cosmogonia. Se non avessi avuto l'aiuto dei Fratelli Maggiori non sarei giunto in porto, ma siccome si trattava di un loro lavoro, fu coronato da successo:  superato però lo sforzo ero diventato una specie di rudere umano ".

Durante il suo soggiorno a Chicago l'intera edizione della Cosmogonia, salvo qualche centinaio di esemplari che furono trasportati a Seattle, fu depositata presso una signora titolare di una libreria, ma essendo essa carica di debiti, si servì di quest'opera per saldare i sospesi che aveva con altri librai e, quando da Seattle, vennero richieste altre copie, si constatò che la prima edizione di 2000 copie era esaurita. Quando Max Heindel tentò di farsi pagare i volumi ricevette da quella signora solo lettere contenenti insulti. Per liberarsi dei debiti essa fece bancarotta. Si dovette approntare una seconda edizione alla quale furono aggiunte sessanta pagine per l'indice.

Si potrebbe credere che la perdita dei due terzi degli esemplari della Cosmogonia fosse una calamità per una persona che non aveva fortuna. Ma questo non fu il caso di Max Heindel, al contrario: fu una benedizione divina, perché la signora era da diversi anni associata a movimenti d'avanguardia, come il " Nuovo Pensiero ", la " Teosofia ", ecc. ai quali aveva procurato dei libri provenienti da grandi case editrici. Non essendo in grado di pagare i suoi debiti, suggerì ai creditori di accettare la Cosmogonia che fino ad allora non era stata, per così dire, conosciuta. Essa diede quindi l'avvio a una richiesta di volumi che costituì il mezzo per diffondere gli insegnamenti rosacrociani in molte parti del mondo. Fu un'occasione provvidenziale.

Dopo aver fondato i centri dell'Associazione a Columbus, Seattle, North Yakima e PortIand, Max Heindel ritornò a Los Angeles nel dicembre del 1909 per iniziarvi il lavoro.

Prima di lasciare Los Angeles, fra il 1898 e il 1906, la Signora Heindel, che fino ad allora si chiamava signorina Augusta Foss, era una fra i migliori amici di Max Heindel e spesso portavano avanti insieme i loro studi di astrologia. Quando ritornò a Los Angeles nel 1909 con gli insegnamenti rosacrociani, la Signora Heindel scoprì nella Cosmogonia quello che da molti anni cercava. Ella abbandonò quindi tutto per darsi corpo e anima a tale lavoro aiutando Max Heindel nelle sue conferenze e nei suoi corsi. Dal 29 novembre 1909 al 17 marzo 1910 egli diresse i corsi e le conferenze pubbliche attiravano tanta gente da riempire una sala che poteva contenere mille persone. Verso tale data la sua salute non gli permise più di continuare, di conseguenza la Signora Heindel lo sostituì avendo talvolta centoventi allievi in astrologia. Poco tempo dopo egli si ammalò, come al solito, di disturbi cardiaci e mentre si trovava in clinica, a due passi dalla morte, ebbe un'esperienza notevole. Ecco le sue parole:

" Nella notte del 9 aprile 1910, quando la Luna si trovava in Ariete, il Maestro apparve nella mia camera e mi disse che in quella stessa notte era iniziata una nuova decade e che nei successivi sei anni avrei avuto il privilegio di dare al mondo una scienza guaritrice (che descriveremo più avanti) e una panacea spirituale della quale parlerò ora. L'Associazione avrebbe procurato gli aiuti necessari per il grande lavoro.

Fu il primo accenno che ebbi circa il progetto da realizzare. La sera precedente avevo terminato il lavoro presso il nuovo Centro dell'Associazione di Los Angeles. Avevo viaggiato, tenuto delle conferenze, per sei sere consecutive su sette e per parecchi pomeriggi della settimana. Ero malato e sentivo il bisogno di riposarmi lontano dall'attività pubblica. Sapevo che era molto pericoloso abbandonare il corpo quando si è ammalati, in quanto,  essendo l'etere molto debole, il cordone argenteo si rompe facilmente. In simili condizioni la morte procurerebbe le stesse sofferenze che affronta un suicida e, pertanto, si consiglia sempre all'ausiliario di non uscire mai dal corpo quando è ammalato. Ma a seguito della richiesta del mio Maestro fui pronto a intraprendere il viaggio verso il Tempio entro il mio corpo-anima mentre presso il letto fu lasciata una guardia, come misura di precauzione, per vigilare sul mio corpo ammalato.

Come abbiamo già detto precedentemente nei nostri scritti, nei Misteri Minori di qualsiasi nazione vi sono nove gradi e l'Ordine Rosacroce non fa eccezione. Il primo corrisponde al periodo di Saturno e gli esercizi che gli sono destinati si eseguono il sabato sera a mezzanotte. Il secondo grado corrisponde al periodo Solare e questo rito si celebra la domenica a mezzanotte. Il terzo grado corrisponde al periodo Lunare e si tiene il lunedì a mezzanotte, e così via per gli altri gradi rimanenti. Ciascuno corrisponde a un periodo e lo si effettua nel giorno che gli è indicato. L'ottavo grado si celebra alla Luna Nuova e alla Luna Piena; il nono grado ai solstizi di estate e di inverno.

Quando un discepolo diventa per la prima volta un fratello o una sorella laici, può assistere al rito che si effettua la notte del sabato. L'iniziazione successiva gli permette di assistere anche al servizio tenuto la domenica notte, e così via. Occorre tuttavia notare che malgrado tutti i fratelli o sorelle laici abbiano accesso al Tempio in qualsiasi giorno nel loro corpo spirituale, non possono penetrarvi durante i servizi dei gradi che non hanno ancora raggiunto. E sebbene non vi sia nessuna guardia visibile che chieda la parola d'ordine a chi desidera entrare, vi è un muro invisibile e impenetrabile che impedisce l'accesso a coloro che non hanno avuto la parola d'ordine, ossia "L’Apriti Sesamo ". Tale parola viene cambiata ogni sera, cosicché se un allievo, per errore o dimenticanza, cercasse di penetrare nel Tempio quando gli esercizi sono al di sopra delle sue forze, imparerebbe che è facile cozzare la testa contro un muro spirituale e che tale esperienza non è affatto gradevole.

Come abbiamo detto, l'ottavo grado si riunisce alla Luna Nuova e alla Luna Piena e coloro che non hanno raggiunto tale grado non possono assistere a questo servizio di mezzanotte. L'autore, Max Heindel, faceva parte di tale categoria, poiché " questi gradi non sono delle bagattelle che si ottengono pagando qualche meschina moneta d'oro, ma richiedono una misura spirituale ben al di sopra del mio sviluppo ", egli aggiunse e certamente non è per mancanza di aspirazione o di sforzi. Capirete quindi che la notte della Luna Nuova in Ariete del 1910, quando il Maestro venne da me, non era per farmi assistere a questa elevatissima riunione di ottavo grado, ma a un'assemblea di genere diverso.

" Inoltre, sebbene questa seduta si tenesse durante la notte, come lo era in California, in Europa l'ora era diversa e l'esercizio della Luna Nuova era stato tenuto in Germania qualche ora prima, cosicché, quando arrivai al Tempio con il Maestro, il Sole era già alto.

Quando entrammo nel Tempio ebbi un colloquio da solo con il Maestro che durò per un po' di tempo; egli mi descrisse il lavoro dell'Associazione (Fellowship)e come i Fratelli desideravano vederla svilupparsi.

Dopo questo colloquio entrammo nel Tempio ove erano presenti i dodici Fratelli. Tutto era disposto in modo diverso da quello che avevo visto precedentemente, ma la mancanza di spazio mi impedisce di farne una descrizione dettagliata. Parlerò solo di tre sfere sospese una sopra l'altra al centro del Tempio; la sfera centrale era pressappoco a metà distanza fra il pavimento e il soffitto ed era anche più voluminosa delle altre due che erano sospese sopra e sotto questa sfera centrale.

Al di sopra di questo mondo fisico vi sono diversi gradi di vista e sono: la vista eterica e i raggi X, la vista dei colori che rivela il Mondo del Desiderio e la vista tonale che rivela la Regione del Pensiero Concreto. L'opera " I Misteri Rosacrociani " fornisce delle informazioni complete al riguardo.

Il mio sviluppo di quest'ultima fase della vista spirituale era stato, fino ad allora, assai mediocre, perché è un fatto noto che più si è robusti e pieni di salute più ci troviamo vincolati a questo corpo fisico e meno siamo capaci di entrare in contatto con i regni spirituali. Quando una persona afferma: " Non sono mai stato ammalato in vita mia " rivela che è perfettamente in armonia col mondo fisico e totalmente incapace di elevarsi nel mondo spirituale. Fu questo il mio caso fino al 1905, sebbene abbia sofferto molto per tutta la vita in conseguenza di un'operazione chirurgica subita alla gamba sinistra durante l'infanzia. La ferita guarì solo quando adottai un regime vegetariano che fece scomparire i dolori di colpo, ma il mio spirito di sopportazione in tutto quel periodo precedente fu tale che mai avevo lasciato trapelare questa sofferenza, neanche con la minima contrazione del viso e, da ogni punto di vista, ero in perfetta salute. Era da notare, però, che quando il sangue mi usciva da una ferita accidentale insignificante non si coagulava e, di conseguenza, ne perdevo una grande quantità, mentre dopo due anni di regime puro, un bel mattino, la perdita accidentale di un'unghia intera mi fece perdere solo qualche goccia di sangue e fui in grado di adoperare la macchina da scrivere in quello stesso pomeriggio, senza che si formasse la minima suppurazione quando l'unghia rispuntò.

Tuttavia lo sviluppo del lato spirituale della natura provoca disarmonia nel corpo fisico; esso diventa più sensibile alle condizioni ambientali e il risultato fu,  per me, la perdita della salute. Questa perdita fu tanto più completa a causa della resistenza precedentemente citata; avevo voluto resistere invece di cedere e perciò fui a un passo dalla morte. Prima che sia possibile raggiungere l'equilibrio nel mondo spirituale è necessario perdere la buona salute, e più lo strumento fisico è vigoroso e forte, più la maniera di spezzare tale forza sarà drastica. Vengono poi gli anni in cui la salute sarà più o meno equilibrata, fino al giorno in cui potremo adattarci e conservare la salute in questo mondo fisico, pur avendo la capacità di funzionare anche nei mondi superiori. Così avvenne per me; il lavoro fisico e mentale che era stato fino ad allora molto faticoso, mi pose in una condizione poco lieta. Degli amici mi avevano avvisato e ho cercato di seguire i loro consigli, ma il lavoro doveva essere eseguito fino a quando non fosse arrivato l'aiuto ed ero costretto a proseguire malgrado la poca salute. La Signora Heindel era d'accordo con me su questo punto come su tutto il resto. Pertanto, malgrado tale condizione precaria, la mia abilità di funzionare nel mondo spirituale non faceva che aumentare poiché come è stato detto precedentemente, all'epoca dell'esperienza che si sta raccontando, malgrado la visione, l'abilità di funzionare nella Regione del Pensiero Concreto era in me ancora mediocre e limitata solo alle suddivisioni inferiori; i Fratelli mi aiutarono perciò a innalzarmi nella quarta divisione dove si trovano gli archetipi e a ricevere l'istruzione e la comprensione di quello che è- considerato l'ideale più elevato dalla Società Rosacrociana. Vidi il nostro centro direttivo e una moltitudine di gente proveniente da tutte le parti del mondo per ricevere l'insegnamento. Vidi questa gente uscire poi di là per portare conforto agli afflitti vicini e lontani. Mentre sulla terra, quando si desidera conoscere una cosa, occorre compiere delle investigazioni, lassù l'archetipo porta con sé, facendo vibrare la coscienza spirituale, la conoscenza di ciò che esso rappresenta. Quella notte, quindi, raggiunsi una comprensione superiore a quanto le parole possono esprimere, perché il mondo nel quale viviamo si basa sul tempo, mentre nel regno elevato degli archetipi tutto è un eterno presente ".

Occorre notare, in questo racconto di Max Heindel, come, mediante l'aiuto del Maestro, egli poté spingere la sua coscienza nella quarta divisione del Pensiero Concreto ove si trovano gli archetipi; precisiamo che tale possibilità può essere raggiunta solo tramite l'iniziazione di terzo grado corrispondente al Periodo Lunare. Ed è dopo aver attraversato il terzo strato terrestre che l'uomo può funzionare nella quarta divisione della Regione del Pensiero Concreto. Fu allora, al momento della sua iniziazione ai misteri più profondi, che i Fratelli lo interessarono della costruzione nell'attuale zona di una " Ecclesia " o Tempio ove si preparerà la Panacea di cui abbiamo parlato più sopra. Tale Panacea, però, non potrà essere elaborata se i candidati non forniranno le condizioni richieste. A Max Heindel furono indicati due dei suoi costituenti, però il terzo doveva essere fornito dai candidati mediante la consacrazione della loro vita a tal fine e doveva essere di natura spirituale.

Il nostro Tempio fu eretto e consacrato il 25 dicembre 1920. Questo Tempio, l'Ecclesia, fu costruito allo scopo di procurare dei mezzi più efficaci e potenti per la guarigione dei malati. In questo santo luogo vengono tenute regolarmente tutti i giorni delle riunioni curative da parte degli aspiranti che hanno consacrato la loro vita a tale scopo. L'aiuto è dato dai Fratelli Maggiori che si servono del Centro come di un punto focalizzatore. E' evidente che possono essere creati degli Ordini di ogni genere e che ciascuno di essi pretende di essere il solo autentico, " ma è dalle loro opere che li riconosceremo ". Sono già ventidue anni (1) che l'Associazione Rosacrociana dà prova con le sue opere di essere il canale tramite il quale lavorano i Fratelli Maggiori della Rosacroce. In un articolo della rivista " Rays "Max Heindel fornisce le seguenti informazioni sui Fratelli Maggiori:

I Fratelli Maggiori della Rosacroce sono dei graduati delle Scuole dei Misteri Minori (sette scuole, nove iniziazioni) e anche dei Misteri Maggiori (cinque scuole, quattro iniziazioni). L'Ordine Rosacroce, fondato nel XIII secolo, è una delle Scuole dei Misteri Minori. Le altre Scuole dei Misteri Minori sono diversamente graduate, secondo le necessità spirituali delle razze primitive più precoci d'Oriente e del Sud con le quali esse lavorano. Christian Rosenkreuz è il tredicesimo membro dell'Ordine Rosacroce. Solo i Fratelli dell'Ordine hanno il diritto di attribuirsi il nome di Rosacroce. Dei Fratelli della Rosacroce, sette percorrono il mondo quando l'occasione si presenta, ciascuno avente l'aspetto di un uomo comune e lavorando nel suo veicolo invisibile, con o al di sopra di altri veicoli, a seconda della necessità. Ma occorre ricordare ch'essi non influenzano mai qualcuno contro la propria volontà o contrariamente ai suoi desideri; essi non fanno che rafforzare il bene ovunque esista. Quando i Fratelli lavorano nel mondo utilizzano un corpo fisico, esattamente come le altre persone, e dimorano in una casa che passa per essere quella di un uomo caritatevole e senza ostentazione. Hanno delle funzioni o delle posizioni distinte entro la cerchia di attività in cui si muovono, ma questo è solo per giustificare la loro presenza, senza dare adito a interrogativi circa la loro identità o su qualsiasi altra cosa fuori del comune. Però attorno, entro e attraverso questa dimora vi è quello che si può chiamare il Tempio, completamente diverso dalle costruzioni comuni e fatto di sostanza eterica

Questa struttura eterica circonda, in genere, le chiese e le dimore i cui abitanti si occupano di cose spirituali. Perciò sono di diversa forma e colore. Il Tempio rosacrociano è straordinario e non può essere paragonato a nessun altro. Circonda e pervade la casa nella quale abita il Fratello Maggiore. Questa dimora è così impregnata di spiritualità che molte persone non vi si potrebbero sentire a loro agio. Cinque dei Fratelli della Rosacroce non lasciano mai il Tempio e sebbene possiedano dei corpi fisici, ogni lavoro viene compiuto nei mondi invisibili. Pur essendo degli uomini, sono ben oltre il nostro grado di sviluppo umano.

Per attirare l’attenzione di un simile Istruttore l’aspirante deve vivere una vita intensa di dedizione quale aiuto visibile per un lungo periodo, prima di avere sviluppato il suo corpo-anima al grado di luminosità sufficiente perché il Maestro si presenti a lui (notare che mentre l’allievo si costruisce il suo corpo-anima accumula in sé questo potere in proporzione analoga).Nessun studio facile o svogliato, né alcuna contemplazione sognante attirerà il Maestro. Egli stesso è un servitore nel senso più elevato della parola e non si potrà sperare di incontrarlo se non lo si desidera con tutta l’anima. Quando Egli verrà non avrà bisogno di presentare le credenziali, perché sin dalle prime parole che Egli pronuncerà e rivolgerà al suo allievo, questi sarà certo della sua identità, possedendo, infatti, la coscienza del Periodo di Giove (coscienza di immagini autocoscienti ); ogni frase susciterà una serie di immagini che ne illustreranno esattamente il significato. Per esempio, se l’Istruttore spiega il passaggio di un morente nell’aldilà, l’allievo interiormente vede lo spirito abbandonare il corpo e potrà osservare la rottura “del cordone argenteo” e quello dell’atomo seme nel cuore e come le sue forze abbandonano il corpo e si attaccano allo spirito.

Il Fratello Maggiore effettua questo sul suo allievo nel modo seguente:

Prima di tutto Egli fissa la sua attenzione su alcuni fatti che desidera presentare allo spirito del suo allievo. Questo, pronto per essere iniziato da particolari poteri che ha sviluppato in sé e che sono ancora latenti, può essere paragonato ad un diapason avente lunghezza d'onda identica alle vibrazioni delle idee proiettate in forma d’immagini dal Fratello Maggiore. Perciò l'allievo non solo vede le immagini, ma è in grado di rispondere alle vibrazioni e di vibrare secondo l'ideale presentato dal Fratello Maggiore; il potere in lui latente è convertito in energia dinamica e la sua coscienza è elevata al livello richiesto per l'iniziazione che allora è pronto a ricevere.

Ecco la ragione per la quale i segreti della vera iniziazione non possono essere rivelati. Non si tratta di una cerimonia esteriore, ma di un'esperienza interna. Questo, per chi non l'abbia ancora sperimentata, la descrizione più fedele che possa farsi, sebbene approssimativa, dell'iniziazione. Non vi sono segreti circa le immagini, nel senso cioè che non si dovrebbe tacere al riguardo, ma costituisce un segreto per effetto della mancanza di termini appropriati per descrivere un'esperienza spirituale. E' vero che l'iniziazione avviene nel Tempio particolarmente adatto alle necessità di un determinato gruppo di individui, i quali vibrano a una certa ottava e che vi sono presenti delle persone. Ma non è quello che si fa o che si dice che costituisce l'Iniziazione, perché essa è un'esperienza interiore tramite la quale i poteri pertinenti al grado di maturazione interiore vengono tramutati in energia dinamica che l'allievo, tramite l'iniziazione, impara a utilizzare.

Continuando la narrazione della storia dei Rosacroce di cui abbiamo dato un abbozzo, speriamo di interessare i nostri lettori spigolando nelle vecchie lettere e in altri documenti relativi all'inizio dell'Associazione Rosacrociana che quel grande mistico che fu Max Heindel fondò con l'appoggio spirituale dei Fratelli Maggiori, dei suoi amici e delle proprie capacità. Pur essendo egli dotato di particolari facoltà, possiamo immaginarci le difficoltà pressoché insormontabili che dovette superare per realizzare una simile opera. Evidentemente vi era la volontà dei Fratelli Maggiori ad assecondarlo nelle difficoltà sempre più numerose, al limite della resistenza umana. Ma l'ora cosmica del destino era suonata e bisognava rispondere all'appello. E malgrado quest’arduo compito lo avesse costretto a letto per lunghe settimane, pur tuttavia continuava a scrivere. La maggior parte dei suoi scritti sono stati compilati in simili disagiate condizioni. D'altra parte, però, Max Heindel aveva ricevuto la luce e il suo più grande desiderio era quello di rendere partecipe il mondo intero di tali istruzioni spirituali.

Riesaminando le lettere dell'inizio del 1911, quando la Sede Centrale era ancora a Ocean Park, risulta chiaramente che egli aveva fretta di realizzare il programma ricevuto dai Fratelli Maggiori della Rosacroce, per la qual cosa gli avevano prescritto dei termini precisi.

E' evidente che era aiutato dagli Ierofanti e questo spiega il brillante successo e la rapidità con la quale questi insegnamenti si sono disseminati sul nostro pianeta.

Questi scritti sono di uno stile chiaro e preciso, sempre basati sul lato scientifico e logico, soprattutto per quanto concerne le  spiegazioni mistiche che sono la testimonianza evidente di esperienze vissute.

Le poche righe che trascriviamo da una delle sue lettere riassumono molto bene il suo atteggiamento davanti alle tribolazioni iniziali.

" Poco importano le difficoltà, pur di raggiungere la meta. Sopportiamo le delusioni che il destino ci riserva, io governo il mio destino e rimango padrone della mia anima ".

Non appena Max Heindel concluse la pubblicazione della " Cosmogonia dei Rosacroce ", cominciò le conferenze su tale filosofia e, sotto l'influenza della sua parola convincente, si formarono immediatamente i primi raggruppamenti dell'Associazione Rosacrociana che fu definitivamente fondata sulle basi stabilite dal suo Istruttore. Già prima della pubblicazione di tale opera s'erano formati dei centri di studio a Columbus (Ohío) e North Yakima. Tanto questi centri quanto quelli di Seattle sono stati l'inizio dell'Associazione Rosacrociana. Seattle fu per un certo periodo la Sede Centrale dell'Associazione.

Come in ogni riunione di anime sincere, caratteristica della nostra associazione è l'ideale che abbiamo in noi a suscitare partecipazione. Per prima cosa i concetti logici e razionali che la nostra filosofia espone risvegliano un senso di interesse; all'inizio, quindi, si ebbero degli elementi altruisti entusiasti di questi nuovi insegnamenti, ed è per mezzo della gratitudine e generosità di queste migliaia di membri che poté essere fondato Monte Ecclesia.

Nel 1911 Max Heindel acquistò il terreno di cui diamo i dettagli: Mount Ecclesia si trova nei pressi di Oceanside, a 83 miglia a sud di Los Angeles; si estende per una superficie di 40 acri.(2) E' uno dei luoghi più ameni della Calífornia del Sud, situato su un promontorio che dall'alto del suo pianoro domina tutto il paese per più di 40 miglia. Le montagne di Santa Clara lo proteggono dai venti del Nord. Nel periodo estivo vediamo l'incantevole valle di San Luis Rey con la sua antica e storica Missione, ai piedi della quale scorre un ruscello che fa pensare a un nastro di luce serpeggiante verso l'Oceano. A Est, la montagna di S. Giacinto si erge con la sua vetta nevosa. Più a Sud-Est il promontorio di La Jolla con le sue meravigliose grotte ci nasconde la città di S. Diego. Al tramonto, l'isola di Santa Catalina, con i suoi bei giardini sottomarini, ci appare scintillante come un gioiello che esce dal seno del Pacifico, riflettente i sontuosi e maestosi tramonti dorati californiani, spettacolo incomparabile ispirante amore e devozione per l'artista creatore di questo meraviglioso mondo.

Data la mitezza del clima la stagione balneare è, in quella zona, aperta tutto l'anno. Frutti e legumi crescono abbondantemente in ogni stagione. L'aria balsamica e profumata è in sé un elisir di vita. La temperatura, che non raggiunge mai punte eccessive, è particolarmente propizia alla salute e alla guarigione. Questo luogo d'incanto, così favorito dalla natura, è denominato " Monte Ecclesia ".

Da allora i contributi volontari dei membri di tutto il mondo hanno consentito di erigere: il piccolo edificio, la Pro Ecclesía, lo stabile della Direzione Centrale, i diversi uffici e recentemente il Sanatorio.. Nel 1920 fu terminato il Tempio, una vera chiesa dove in futuro si potrà preparare la panacea spirituale. Ivi si effettua quotidianamente il Servizio per la Guarigione per gli ammalati che si rivolgono al Grande Medico, il Padre nostro che sta nei Cieli, per recuperare la salute. Molte guarigioni sono state realizzate con questo mezzo. Sappiamo che la malattia, come pure ogni altra anomalia fisica, ha origine nei mondi invisibili. Questo lavoro occulto di guarigione spirituale è stato inaugurato fin dagli inizi dell'Associazione; un gruppo di ausiliari invisibili, composto da membri dell'Associazione Rosacrociana, operano più o meno consciamente entro il loro corpo eterico, sotto la direzione dei Fratelli Maggiori dell'Ordine, apportando l'aiuto e la salute a coloro che chiedono e meritano di essere aiutati.

Questo lato spirituale o occulto non rappresenta, però, che una fase della guarigione e quello che è stato cominciato nei mondi spirituali deve continuare in questo mondo terrestre dove siamo costretti ad agire se vogliamo che la riuscita sia completa.

 

Note:

(1) All’epoca in cui  compilarono questo volume. Ora ne sono trascorsi oltre 90.

(2)  Un acro equivale a 4046,72 mq. Si tratta quindi di poco più di 16 ettari.

 

N.B.: Ringraziamo di cuore il Sig. W. che conobbe personalmente Max Heindel e dal quale provengono queste informazioni.

 

Piero Ardizzone

 

 

tratto dal sito

Associazione Rosacrociana A.C.R.O.

www.rosacroceoggi.org

 

GRUPPO STUDI ROSACROCIANI di PADOVA
www.studirosacrociani.com