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PSICOSINTESI

                                
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Disidentificazione attiva

di Carmelo Percipalle

 

La tecnica psicosintetica della disidentificazione consente di iniziare un vero e proprio viaggio interiore che si può realizzare visitando i propri mondi interni. I sette chakra principali, visti come pianeti o dimensioni particolari, possono essere un esempio di rappresentazione simbolica dei nostri mondi interiori. Il processo si può attuare attraverso la tecnica della disidentificazione attiva, che significa essere in grado di agire sulla propria realtà attraverso l’autoosservazione e la volontà, attuando i passi necessari, atti a determinare il cambiamento nella realtà, mediante il movimento fisico, la mobilizzazione delle emozioni, lo scorporo dei pensieri e il pieno dominio attuato sulla mente concreta.
La Disidentificazione Attiva (D. A.) è una tecnica che presuppone la presenza di un elemento attivo e dinamico in grado di innescare e gestire il cambiamento nella coscienza. Si tratta di una tecnica di meditazione che utilizza il potere dell’immaginazione e può essere guidata da un operatore esperto per diventare, in un secondo momento, una metodica perfettamente autogestibile.
La presa di contatto con l’osservatore interiore avviene nel corso della meditazione e questo può essere creato liberamente e posto in un luogo immaginario, “la dove tutto è luce, calma e armonia.” Per favorire l’identificazione della coscienza con questo personaggio creato volontariamente, si possono applicare tecniche di autosuggestione o tecniche di stimolazione energetica di particolari punti e meridiani. Di questo parleremo in altre occasioni.
Questa tecnica può essere adoperata per entrare dentro i nostri mondi (simbolizzati dai sette chakras principali) e per correggere gli errori e gestire il processo di trasformazione implicato. Come se ogni chakra fosse una specie di fucina gestita e diretta dall’osservatore che, in questo caso diventa osservatore dinamico, gestore, maestro interiore, artefice, mago, manager, pilota interiore ecc.

 

Tratto dal sito di Carmelo Percipalle

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