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Roberto Assagioli

(1888 - 1974)

di Edoardo Bratina

 

Roberto Assagioli, psichiatra di fama mondiale e teosofo, nacque a Venezia da note origini ebraiche e cultura cosmopolita.

Sin da giovane dimostrò una viva intelligenza e inclinazione per la psicologia che lo portò, già ai suoi ventidue anni, a laurearsi in medicina e chirurgia nell'università di Firenze, con una tesi sulla psicanalisi, nella quale si è specializzato all'Ospedale Psichiatrico Burgholzli di Zurigo e dove ebbe per maestro C.G.Jung.

Dapprima Assagioli esercitò la psichiatria a Firenze e dopo la prima guerra mondiale si stabilì a Roma, dove venne in contatto con i Gruppi Teosofici ed esoterici allora esistenti e dei quali divenne un membro attivo, come dimostrano le sue numerose conferenze nella sede teosofica e articoli sulla " rivista teosofica Et Ultra ", di cui divenne uno dei principali redattori.

Nel 1926 fondò a Roma l'Istituto di Psicosintesi, il quale svolse un intensa attività didattica e terapeutica, fino al 1938 quando la sciolse a causa delle persecuzioni razziali.

Assagioli passò anni difficili durante la seconda guerra mondiale isolandosi in una remota località dell'Appennino, dove maturò la sua esperienza, tanto che nel 1946 ricostituì l'Istituto di Psicosintesi a Firenze, successivamente eretto in Ente Morale, al quale lasciò tutti i suoi beni per la continuazione dell'opera scientifica e umanitaria da lui intrapresa.

I suoi primi scritti sulla psicologia risalgono al 1905 quando aveva diciassette anni ed appena laureato fondò la rivista "Psiche" in cui pubblicò una serie di studi clinici e sperimentali sulla Psicologia analitica, cercando di conciliare tesi diverse di Freud, Jung, Adler e altri ricercatori; forse dipartendosi da quest'impostazione cercò sempre di conciliare le diverse tendenze della psicologia, trovando in tutte validi elementi e da questo punto di vista non potè ignorare la Teosofia e l'occultismo, come del resto tentò di fare C.G.Jung.

L'opera di sintesi di Assagioli attrasse l'attenzione d'eminenti psichiatri, specialmente negli Stati Uniti, tanto che nel 1958 fu costituita a New York la "Psychosynthesis Research Foundation", con sedi in varie città degli USA, ma anche nel Canada, Argentina, India ed in vari paesi europei.

Assagioli ebbe un intensa attività professionale, oltre a circa 300 articoli e varie opere che scrisse, partecipò a numerosi congressi nazionali ed esteri e tenne conferenze sulla Psicosintesi anche in Francia, Inghilterra, Germania, Olanda, Svizzera, Austria, ma particolarmente negli Stati Uniti.

Ciò che distingue Assagioli da ogni altro Psichiatra è la sua impostazione spiritualistica della psicologia in opposizione alla Psicologia "senz'anima" di coloro che vogliono ridurre la Psiche alle sole funzioni celebrali, ignorando la sfera trascendentale.

Tuttavia, ad evitare i pregiudizi degli altri psichiatri, non citò mai autori spiritualisti, ma cercò negli autori più accreditati tutti gli elementi che gli permisero di estendere la Psicologia stessa alla sfera trascendentale.

Chi conosce la letteratura teosofica, ravvisa però, immediatamente, nel suo schema grafico ovoidale dell'inconscio, la triplice suddivisione del Sé, superiore, medio ed inferiore, cioè, le funzioni dell'anima vegetativa, sensitiva e razionale, dalla quale emerge il Sé transpersonale o universale, rispettivamente le funzioni dei "corpi" eterico, astrale e mentale.

L'attività di Assagioli negli Stati Uniti fu sostenuta anche dalla Scuola Arcana di A.A.Bailey, con la quale collaborò lungamente come del resto con molte altre associazioni spiritualistiche internazionali.

Gli studiosi delle opere di Assagioli potrebbero ampliare la loro conoscenza della Psicologia transpersonale, consultando le fonti alle quali egli stesso si è ispirato.

Quanto Assagioli fosse stato affezionato alla Società Teosofica, basti pensare che, in una visita fatta allo scrivente a Capolona, dove possedeva una villa, si meditava assieme davanti ai ritratti dei due Mahatma, K.H. e M., promotori della S.T.

Quando in Italia incominciarono le discriminazioni razziali, alle quali la S.T. si oppose, ad evitare che la Società potesse essere impedita nella sua attività, Assagioli si dimise con la motivazione:

<<Mi dimetto perché sono ebreo!>>

Ciò non valse a che la S.T.I. fosse sciolta e diversi soci attivi subissero persecuzioni opponendosi alla discriminazione razziale perché il primo principio della S.T. è :"Fratellanza Universale senza distinzioni di razza, religione, casta, credo e colore".

Assagioli, come altri benemeriti ebrei diede un contributo importante al progresso, sia con la sintesi del sapere, sia convogliando la psicologia nella spiritualità ed in particolare con il suo metodo d'indagine mentale e della relativa terapia, con cui offrì uno strumento per alleviare le sofferenze dell'umanità in quest'epoca di perdita della dimensione spirituale della vita.

 Edoardo Bratina

 

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