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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

METAFISICA

                                
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Conny Mendez

LA METAFISICA PER TUTTI
 

--- SECONDA PARTE ---

 


Un programma per la realizzazione personale

Elaborazione a cura del Dr. Mario Rizzi

 

Signore, benedici questo mio lavoro di arrangiamento, che Ti offro di tutto cuore.

Possa questo libro aiutare tante anime a eliminare le false credenze che le tengono asservite a necessità, sofferenze e malattie. Ma soprattutto aiutale a camminare sul sentiero che conduce a Te.  

Mario Rizzi

INTRODUZIONE

Il presente libretto è stato scritto con quelle che l'autrice definisce parole da un centesimo; ossia in termini semplici e comprensibili adatti a coloro che hanno bisogno di conoscere la Verità in parole semplici e chiare.

La parola "Metafisica" vuol dire "al di là di ciò che è fisico", ed indica la scienza che tratta e studia tutto quello che non è percepibile dai sensi. Questa scienza dà una spiegazione logica a tutto quello che non comprendiamo, a tutto ciò che è misterioso e per il quale la scienza ufficiale non dà nessuna spiegazione valida. Avrai modo di verificarlo da solo continuando a leggere questo libretto.

Ogni volta che sentiamo o leggiamo qualcosa di nuovo, per noi sconosciuto, una parte della nostra mente si risveglia e, quando ci imbattiamo nuovamente in quell'idea, la comprendiamo un po' meglio. Il nostro cervello comincia a elaborarla ed in poco tempo tutto è chiaro in noi e accettiamo quell'idea, l'adottiamo e la mettiamo in pratica automaticamente.

È in questo modo che ci svegliamo, evolviamo e miglioriamo. Non è necessario fare sforzi sovrumani per far entrare le cose in testa. È un processo naturale, anche se occorre molta buona volontà per rileggere, tornare a leggere e nuovamente rileggere fino a quando ciò che è stato appreso sarà anche stato assimilato.

Porta con te, nella tua cartella o nella tua borsa, una copia di questo libretto. Mettine un'altra sul tuo comodino. Rileggilo spesso, soprattutto quando ti si presenta un problema, oppure quando devi affrontare una situazione dolorosa o spiacevole, non importa di cosa si tratta. Ti succederà qualcosa di meraviglioso: il libretto ti si aprirà alla pagina che più ti si addice e penserai: "Sembra che questo sia stato scritto proprio per me!".

Gesù Cristo disse: "Nella casa di mio Padre ci sono molti posti" (Gv 14:2). La Metafisica, cioè lo studio delle leggi mentali-spirituali, è in uno di questi posti. Essa non si mescola con lo spiritismo, sebbene anche quest'ultimo sia una scienza della Casa del Padre.

Mi auguro che questa piccola opera ti porti tutta la pace e la prosperità che ha portato a tanti altri. Che il Signore ti accompagni e ti benedica.

Conny Mendez

 

Quando l'allievo è pronto appare il Maestro

Esiste una legge, la "legge di affinità", per la quale chiunque è pronto per avanzare nella sua evoluzione spirituale sarà automaticamente avvicinato da chi lo può aiutare. Per questo motivo non è affatto produttivo andare in giro a fare del catechismo.

Non obbligare nessuno a ricevere lezioni sulla Verità, perché ti può succedere che coloro che tu credevi più predisposti si rivelino come i meno interessati a essa. Esiste una antica massima che dice: "quando il discepolo è pronto appare il Maestro".

 


 

 

SIGNIFICATO METAFISICO DEI DIECI COMANDAMENTI

Non si è ancora completamente sicuri se Mosè fosse colui di cui parla la Bibbia, o se invece fosse realmente il figlio di una principessa egizia sorella di Ramses II. Il suo nome, nel simbolismo biblico, significa "salvato dalle acque", e siccome la Bibbia, in gran parte, è formata da racconti simbolici, destinati a proteggere le grandi Verità dalle erronee interpretazioni di coloro che non hanno la maturità necessaria per farne buon uso, è molto probabile che tutta la narrazione biblica, riguardante la nascita di Mosè, sia più simbolica che storica.

In ogni caso, la Verità sulla sua provenienza non modifica ciò che lui insegnò. Mosè, infatti, fu un grande illuminato, un grande Maestro della Metafisica. Non solo liberò il popolo ebraico dalla schiavitù e dalla condizione disumana in cui si trovava, ma fu anche Maestro di molte tribù erranti che si aggregarono al suo gruppo nel deserto. È per questa ragione che tante razze distinte, discendenti da quelle tribù, acquisirono il culto monoteista (un solo Dio), conservandolo fino ad oggi.

Il popolo di Mosè era formato da persone primitive che non sapevano rispettare gli altri, che uccidevano chi recava loro offesa, che lasciavano morire di fame gli anziani perché ognuno di essi rappresentava una bocca in più da sfamare, che consideravano la donna come una femmina appartenente a tutti. Vi erano però anche persone abbastanza evolute, come i Giudei, che erano stati schiavi degli Egiziani e che avevano conosciuto solo il lavoro, senza tregua né riposo.

Tutte queste persone, durante la convivenza con gli Egiziani, avevano dimenticato il culto dei loro antenati ed erano diventati adoratori di idoli. Questo fatto obbligò Mosè a formulare un codice di leggi assai semplice, chiare ed elementari; un codice che contemplava castighi durissimi per ogni infrazione poiché questo era l'unico modo per ottenere il rispetto della legge da parte di tutto il suo popolo.

Mosè fu educato nel tempio di Heliopolis che era, come dice qualcuno, una specie di Università. Nel Tempio, si insegnavano la Matematica, la Geometria, la Metafisica, l'Astrologia, la Numerologia (significato dei numeri) e un modo simbolico utilizzato dai Saggi per trasmettere le loro conoscenze alle generazioni future; saggezza che ogni successiva generazione avrebbe poi utilizzato a seconda del suo livello d'evoluzione.

 

I vari livelli di interpretazione

Questa simbologia prevedeva tre livelli di conoscenza. Il primo livello era il più semplice ed era accessibile a tutti. Il secondo livello era metafisico e trattava lo stesso argomento da un punto di vista intellettuale. Il terzo livello era esposto per mezzo di geroglifici e trattava lo stesso argomento da un punto di vista spirituale. Quest'ultimo livello è così profondo che può essere compreso soltanto da chi ha raggiunto un certo grado di evoluzione.

Questa è la prima esposizione della Legge di Corrispondenza che dice: "Come in alto così in basso. Come in basso così in alto". In basso significa nel piano materiale, nelle condizioni umane, in ciò che possiamo toccare e vedere, in alto si riferisce al mondo invisibile, alla mente, alle cose astratte e spirituali.

La Legge di corrispondenza dice che tutte le Leggi agiscono in tutti i piani e che le condizioni in un piano si ripetono nel piano superiore, così come quelle dei piani superiore in quelli inferiori. Se ciò non ti è molto chiaro non preoccuparti, lo comprenderai meglio continuando nella lettura.

Mosè elaborò i suoi Dieci Comandamenti o Sepher Bereshit (come si chiamano nella lingua ebraica) affinché l'umanità potesse essere iniziata all'insegnamento superiore mentre andava evolvendo e risvegliandosi. Ti propongo ora un’interpretazione dei Dieci Comandamenti che non rappresenta le idee di qualcuno, è invece quanto è stato tramandato e conosciuto attraverso i millenni, ma solo da coloro che avevano raggiunto un sufficiente livello di spiritualità.

Con i Dieci Comandamenti l'umanità di quei tempi fu messa in grado di apprendere le prime lezioni nel campo spirituale. Apprese infatti l’importanza dell'obbedienza alla Legge nel suo primo aspetto, quello dogmatico che pretende di essere creduto e ubbidito senza alcuna obiezione. Oggi la maggioranza dell'umanità è adulta mentalmente e moralmente, e coloro che sono in grado di riflettere si rendono conto di quante contraddizioni vi siano negli insegnamenti che vengono loro proposti.

Questo fatto indica che è giunto il momento di proporre un insegnamento più profondo, la maggioranza delle persone è infatti pronta per una conoscenza che soddisfi la loro mente con spiegazioni logiche e concrete.

Segue quanto dicono, in sintesi, i Dieci Comandamenti (Deu. 5.6).

1                  Non c'è che un solo Dio.

2                  Non fabbricherai immagini, né le adorerai, né renderai culto ad esse.

3                  Non dire il nome del Signore tuo Dio invano.

4                  Ricordati di santificare il settimo giorno.

5                  Onora tuo padre e tua madre.

6                  Non ammazzare.

7                  Non commettere adulterio.

8                  Non rubare.

9                  Non dire falsa testimonianza.

10              Non desiderare intensamente.

 

Questi Comandamenti si dividono in due gruppi. Mentre il 4° e il 5° Comandamento offrono delle raccomandazioni, gli altri otto (1°, 2°, 3°, 6°, 7°, 8°, 9° e 10°), sembrano delle proibizioni, cominciano infatti con la negazione "Non".

Le persone primitive, che non hanno ancora sviluppato una capacità logica di ragionamento, vedono in questi Comandamenti delle proibizioni e delle ferree norme di condotta. Come abbiamo già detto questo tipo di formulazione era necessario affinché la maggioranza dell'umanità (pastori primitivi), fosse iniziata alla Verità e si abituasse a non ammazzare, a non rubare, a non mentire, a non desiderare intensamente, a pensare anche al prossimo e all'idea di un solo Dio.

Le generazioni attuali, attraverso secoli di dure esperienze, individuali e collettive, hanno imparato ad adeguarsi alle Leggi di Mosè in modo automatico, anche se, guardando il mondo in modo superficiale, potremmo credere che non sia così. Ci sembra infatti, che l'umanità continui ad uccidere, a rubare e mentire come tanti anni fa, però questa non è la Verità. In quanto ciò che vediamo è solo una minoranza di umanità e non la grande totalità.

La maggioranza sente la necessità di adorare un Dio Unico; non ruba e neppure ammazza; ama gli altri e crea strutture per i suoi anziani. Non solo, ma in tutta la terra ci si riposa almeno un giorno alla settimana: la Domenica.

È la minoranza che non segue le Leggi mosaiche. È una minoranza molto ridotta quella che vive nelle carceri. È una minoranza che disconosce Dio e che intenzionalmente ignora la "legge"; tale minoranza è l'eccezione che conferma l'evoluzione conseguita dalla grande maggioranza.

È perciò giunto il momento di fare un passo in avanti; un passo che ci porti a comprendere i Dieci Comandamenti al secondo livello di interpretazione, quello che tratta il soggetto al livello intellettuale. Il terzo livello, quello geroglifico, lo potremo comprendere quando saremo puliti da ogni errore, quando saremo spiriti puri e avremo imparato ad amarci, veramente, senza distinzione di credo o di razza.

I primi tre Comandamenti sono correlati alla Legge della Creazione, che abbiamo trattato più sopra. Andremo ora ad analizzare il contenuto dei Comandamenti: "Non ammazzare", "Non rubare", "Non dire falsa testimonianza" e "Non desiderare intensamente".

 

Il vocabolo "non", non indica una proibizione

Iniziamo chiarendo il significato della negazione "non". Secondo la Metafisica esso non ha lo stesso significato di quei divieti collocati in alcuni punti della città che dicono: "Non gettare spazzatura" oppure "Non calpestare le aiuole". In tali cartelli la parola "non" è un ordine dato dall'autorità vigente e proibisce alcuni atti che il cittadino potrebbe commettere.

Il "non" utilizzato nei Comandamenti significa invece "non puoi" perché, comunque, anche se lo farai, non porterai a casa ciò che pensavi. In altre parole è inutile e assurdo pensare che lo puoi fare perché anche se lo farai "non" otterrai ciò che desideri. Il mio Maestro diceva che questo "non" può essere compreso nel suo pieno significato meditando sulla seguente affermazione: "Non attraversare a nuoto l'oceano Atlantico. Perché? Perché sai in partenza che anche se ci provi non potrai raggiungere la riva opposta".

Prendiamo per esempio il Comandamento "Non ammazzare". Come tu sai il corpo materiale vive perché in lui vi è l'anima che lo "anima" e gli dà vita. Quando l'anima se ne va resta il corpo senza vita: una massa inerte di carne e di ossa. Se vuoi puoi pugnalare il corpo di Caio o porre del cianuro nel caffè di Tizio, ma non li "puoi ammazzare". Infatti il loro corpo cesserà di vivere nel piano terreno, ma Caio e Tizio continueranno a vivere, pienamente coscienti, nei mondi sottili.

L'unica cosa che avrai fatto è stato creare una causa che prima o dopo manifesterà i suoi effetti che ti colpiranno personalmente. Per questo, in qualche vita, il tuo corpo morirà per mano di qualcuno o per qualche incidente. Il famoso detto biblico: "Occhio per occhio dente per dente", o il popolare: "Colui che di spada ferisce di spada perisce", non sono basati sulla fantasia, ma sulla Legge di Causa ed Effetto.

Ricorda, comunque, che ciò che ti accade non è mai un castigo di Dio (come comunemente viene insegnato), noi, infatti, non siamo mai puniti per i nostri peccati, ma dai nostri peccati!

La Legge di Causa ed Effetto lavora in tutto l'Universo e a tutti i livelli, sia per restituire il Bene che per riscuotere il Male. Per questo sta scritto: "Così come tu semini raccoglierai" (Gal 6:7) e anche: "Le macine del Signore macinano lente... ma fino all'ultimo granello".

Adesso capirai meglio l'avvertimento di San Giovanni Crisostomo quando dice: "Il primo convincimento da suscitare in noi è il fatto che nessuno si danneggia se non da se stesso" (nella: Quod nemo laeditur nisi a seipeo, p. 52/3). Nessuno può farti un danno se tu in precedenza (magari in una vita passata), non hai fatto un danno simile a un’altra persona.

Nessuno può rovinare la tua reputazione, né danneggiare i tuoi affari o la tua felicità o la tua casa né qualche altra cosa che ti appartenga. Non è neppure possibile da parte tua causare questi danni agli altri se essi non hanno creato i presupposti perché tu lo possa fare. Non esistono incidenti né casualità. La Legge di Causa ed Effetto protegge ognuno di noi.

La grande maggioranza delle persone si sente incapace di uccidere il suo prossimo; questo è già molto e dimostra come il primo aspetto del Comandamento "Non uccidere" sia rispettato. Nel suo secondo aspetto il Comandamento ci dice che è inutile tentare di danneggiare l'altro o ciò che gli appartiene per mezzo della calunnia, del pettegolezzo e della menzogna. L'unica cosa che si può ottenere, facendolo, è che ci accada ciò che noi abbiamo causato. È come un boomerang che ritorna inevitabilmente verso il punto da cui è stato lanciato.

Vediamo ora l'aspetto che riguarda l'uccisione di un insetto o di un animale. Per poter comprendere se la cosa si può fare oppure no bisogna permettere che la Saggezza Divina si esprima attraverso di noi. Cerca sempre di ascoltare la Saggezza divina in te, in special modo quando ti trovi di fronte ad una circostanza in cui la decisione non è facile.

Formula n. 7

Per aiutarti in questo senso abituati a ripetere questa frase: "Divina Presenza in me, possa la tua Saggezza dirigere le mie azioni, il tuo Amore guidare i miei pensieri e la tua Luce illuminare il mio cammino. Avvolgimi nella tua radiosa presenza, ora e sempre, Amen".

Noi siamo i fratelli maggiori di tutte le forme inferiori alla nostra in cui la vita si manifesta. La vita è una sola e si esprime attraverso tutto ciò che può dare la vita a sua volta. Gli insetti, gli uccelli e gli animali vanno considerati come se fossero esseri umani molto indietro nella loro evoluzione. Un giorno, tra molti, molti millenni, acquistando sostanza e consistenza, esperienza e conoscenza, elevandosi di forma in forma, di regno in regno, arriveranno anche loro ad acquistare la capacità di gestire un corpo simile a quello umano.

Nell'evoluzione non si retrocede quasi mai; ci si può fermare o ritardare, deviare o scegliere un cammino diverso, ma non si retrocede. L'esempio ci è dato dalla nostra Terra. Essa impiegò milioni di anni per trasformarsi da nebulosa in pianeta e quindi per produrre esseri viventi, ma non ritornò mai sui suoi passi. Come il giorno non ritorna mai dalle sette di sera al mezzogiorno precedente, così l'uomo non può perdere quanto ha acquisito per rinascere come animale.

Sapendo tutto questo, quando guardate un animaletto pieno di vita, dovreste provare meraviglia e comprensione pensando alle esperienze che sta facendo e quanto gli costi apprendere, muoversi e adattarsi a vivere nel suo mondo assai limitato. Quando lo schiacciamo col piede gli togliamo la possibilità di fare le sue piccole, ma importanti, esperienze. Questo lo apprenderai meglio quando parleremo della Legge di vibrazione. Comunque ricorda che la Saggezza Divina ci ha resi liberi di agire e di decidere; cerchiamo quindi di considerare gli animali come nostri fratelli minori.

Capis co che a volte non è facile, supponiamo, per esempio, che un giorno nella nostra casa pulita, ordinata e riassettata, appaia uno scorpione. Stanchi di vederlo gironzolare, prendiamo una scarpa con la mano e gracc! Fine dello scorpione. Adesso mi dirai: "Va bene la comprensione per gli animali, ma... devo allora lasciare che la mia casa si riempia di questi animaletti?".

No di certo, non puoi e neppure devi permettere che essi rimangano sotto il tuo stesso tetto. Tu, nel tuo ruolo di fratello maggiore hai il dovere di vigilare, di insegnare, di correggere e di frenare i tuoi fratelli minori. Non puoi permettere che aumentino indebitamente e neppure che si introducano in luoghi che non gli appartengono. Non devi neppure permettere che un altro, fosse anche solo un piccolo animaletto irrazionale, abusi di te e della tua casa; anzi, faresti male qualora lo permettessi.

È proprio per poter scegliere che tu disponi di una mente che questi esseri non hanno ancora. Nella Bibbia sta scritto: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: che egli domini sopra i pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sugli animali domestici, su tutte le fiere della terra e su ogni animale che striscia sopra la sua superficie. E Dio creò l'uomo a sua immagine, a sua immagine Dio lo creò" (Gen. 1:26).

Fa attenzione al fatto che la frase "Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza", viene ripetuta per ben tre volte. Quando, nella Bibbia, una frase è ripetuta tre volte significa che il concetto che essa esprime ha identico significato nei tre livelli di interpretazione. In altre parole, non va cercata un'interpretazione metafisica o geroglifica perché la frase esprime già una Verità eterna e fondamentale.

Ora, gli animali, o esseri irrazionali, non hanno uno Spirito individuale come gli esseri umani. Hanno ciò che viene chiamato "Spirito di gruppo", e ogni singolo animale di una data razza appartiene al suo Spirito di gruppo, così come le cinque dita di una mano, pur essendo singole, fanno parte dello stesso uomo. I singoli di ogni specie non sono altro che particelle dello Spirito di gruppo.

È un fatto provato che essi non sono razionali, agiscono infatti secondo direttive già determinate che la scienza chiama "istinto", tanto per dare un nome a ciò che non comprende. Prendiamo come esempio le api; una parte di esse obbedisce all'istinto di costruire pannelli di cera; un'altra parte, invece, all'istinto di salvaguardare la regina e così di seguito. Ogni ape è guidata dallo Spirito di gruppo delle api che costituisce, per ognuna di esse, ciò che per l’uomo è la capacità di dirigere le varie azioni con la volontà.

Vediamo ora, utilizzando il Principio di Corrispondenza, a quale situazione nel regno umano può essere paragonato questo modo di agire meccanico delle api. Ad esempio, nella costruzione di un edificio, ci sono i manovali che portano i materiali, i falegnami che fanno porte e finestre, gli operai specializzati nel costruire i muri, nel dipingerli o nel decorarli. Tutte queste persone lavorano quasi meccanicamente, secondo delle direttive ben determinate, per costruire qualcosa che sta nella mente dell'architetto.

Anche nell'uomo troviamo una corrispondenza; i processi con cui i piedi ci fanno camminare, gli occhi vedere, le orecchie sentire, sono guidati dagli impulsi inviati dalla mente attraverso le linee nervose.

 

Come trattare gli insetti

Con queste conoscenze, quando incontrerai un insetto fuori dal suo ambiente, frena il tuo primo impulso di annientarlo. Lo Spirito del suo gruppo è intelligente come te ed è parte integrante della Mente universale. Contattalo, quindi, dirigendo la tua mente verso di lui e digli semplicemente: "Tu sei una cellula che si trova fuori dal suo ambiente. Tu non sei in armonia nel mio ambiente. Dio è armonia perfetta. Spirito di Gruppo di questo animale riprendi questa tua cellula con te".

Proverai una grande emozione nel vedere che l'insetto resta immobile, come se ricevesse il messaggio, e dopo qualche istante correrà via, sparirà dai tuoi occhi e non lo rivedrai. Nel caso in cui la tua coscienza nutra dei dubbi su quanto ti ho insegnato, oppure abbia qualche dubbio riguardo a questa Verità o non abbia fatto bene il lavoro e l'animale continui a molestarti, dagli almeno altre tre possibilità.

Parla allo Spirito di gruppo e digli con fermezza: "Se non lo allontani da me velocemente dovrò ucciderlo". Generalmente non ti accadrà di doverlo fare. Sono rari i casi in cui l'animale non si allontana e sono quelli in cui sta cercando la morte perché ha già vissuto le esperienze che doveva vivere. In questo caso (lascia che te lo indichi la Saggezza divina in te) eliminalo con un colpo secco e forte; non lasciarlo mai ancora vivo ad agonizzare. Mentre fai questo, senza violenza, rabbia o disgusto, auguragli di cuore: "Che tu possa evolvere in una specie migliore". Ricorda che il valore di ogni gesto dipende dall'intenzione e dal pensiero con cui lo si compie.

Ci sono alcune sette, che si definiscono "occulte", i cui aderenti  non mangiano carne. Dicono che il dolore vissuto dall'animale durante l'uccisione contamina l'anima umana; dicono anche che il cibo proveniente dall'uccisione degli animali contamina la natura umana. Il Maestro Gesù negò questo fatto quando disse: "Non è quello che entra nella sua bocca che contamina l'uomo, ma quello che ne esce, poiché quello che esce dalla bocca proviene dal cuore" (Mt 15:11).

Questo fatto ti è già stato spiegato nel Capitolo IV. Pertanto, in perfetto accordo con Mosè, ripetiamo: "Niente e nessuno ci può danneggiare dall'esterno a meno che non lo abbiamo meritato, a meno che non lo accettiamo credendo che sia possibile!" Quando conosciamo questa Verità, e l'accettiamo completamente, niente e nessuno può causarci alcun danno.

Se qualcuno trova ancora piacevole mangiare la carne, o pensa che gli sia necessaria come alimento, significa che in lui vi è ancora una parte di natura animale. Non è ancora giunto al punto in cui egli possa eliminare un simile alimento, questo è tutto. Chi si limita a mangiare frutta e verdura non da certo una prova d'elevazione spirituale; se ciò dipendesse solo dagli alimenti chissà quanto spirituali sarebbero gli erbivori in genere!

Mentre ci si addentra nello studio della Metafisica, e si inizia a comprendere la costituzione dell'universo e ad osservare le sue Leggi, anche le cellule del corpo si modificano diventando più pulite e luminose. Come esposto nella famosa massima "Come in alto, così in basso", il miglioramento del mondo del pensiero comporta pure una evoluzione del corpo. Prima o dopo ogni studente sentirà di non avere più bisogno della carne e la eliminerà dalla sua alimentazione senza che niente e nessuno lo forzi a farlo.

Vale anche la pena di ricordare come secondo la Legge di Vibrazione è impossibile che una vibrazione assai bassa possa dominarne una elevata. L'animale vibra ad un livello inferiore a quello dell'uomo, come potrebbe quindi danneggiarlo? Vi è solo una condizione in cui potrebbe farlo: quando l'uomo stesso fosse convinto che un simile cibo gli possa far male. Nel momento in cui lo crede, significa che accetta questo fatto e perciò sceglie di sottomettersi ad una legge inferiore a quella che governa il genere umano.

 

NON RUBARE

 

Il secondo aspetto, metafisico o superiore, di questo Comandamento dice in modo chiaro: "Non puoi rubare!. Non ci provare, non ci pensare neppure perché è impossibile farlo". Nessuno, infatti, può toglierti qualcosa che ti appartiene. Potranno tentare, e magari riuscirci; in questo caso, però, sei stato tu che lo hai permesso perché ignori la Legge e sei perciò convinto che possano rubarti qualcosa. Se ciò fosse possibile perderesti definitivamente l'oggetto.

Se, invece, conosci la Legge e conformi il tuo pensiero alle sue Verità, nessuno potrà rubarti qualcosa. Sperimentalo tu stessa. Non credermi alla cieca fintanto che non lo avrai sperimentato. Prova ad affermare la Verità, ad affermare: "Ciò che possiedo mi è stato dato dalla Legge e nessuno me lo può portar via. Ciò che ho perso mi appartiene e lo ritroverò". Lavorare con la Verità è una cosa facile, è una delle lezioni più facili da apprendere.

Il tuo corpo attuale contiene tutti gli elementi primitivi di questo pianeta; contiene terra, acqua e aria così come molte altre sostanze. Ciò che tu possiedi ora, siano essi oggetti oppure esperienze o conoscenze, lo hai accumulato durante migliaia e migliaia di anni, vivendo in forme progressivamente più complesse fintanto che hai raggiunto la forma umana.

Quando eri soltanto una larva nell'acqua, hai appreso come cercare il cibo e come utilizzarlo per alimentarti. Poi, dopo molto tempo, hai incominciato a muovere i tuoi primi passi sulla terra ferma e divennero automatici molti dei tuoi processi vitali, tra cui la digestione e l'assimilazione. Queste, ormai, sono delle abilità acquisite che non potrai perdere mai più. Sono proprio le conoscenze e le abilità acquisite che danno ad una creatura il diritto di occupare un punto più avanzato nell'evoluzione. Comprendi, ora, perché non si può retrocedere in una specie inferiore? Fa parte della legge dell'evoluzione.

Osservando una creatura appena nata può sembrare che essa debba apprendere di nuovo tutto quello che ha acquisito nelle vite precedenti; sembra quasi che abbia dimenticato come camminare, parlare, mangiare, ecc.. Questa, comunque, è solo un'apparenza e niente più. In realtà quella creatura deve solo ricordare, non apprendere di nuovo. Certi processi come mangiare, digerire, muoversi, piangere, ridere, vedere e ascoltare, sono già acquisiti e funzionanti fin dai primi giorni di vita perché sono stati memorizzati nel subconscio.

Anche l'abilità nel fare certe cose, oppure la genialità di pensiero, sono il frutto di passate esperienze accumulate nelle vite precedenti. Questo è il motivo per cui certe cose risultano assai facili per alcuni mentre sono difficili o impossibili per altri. Quindi il ragazzo intelligente, ma pigro negli studi, sta solo manifestando insofferenza per dover tornare a ripetere un'esperienza già fatta in una o varie vite anteriori. Non c'è di che preoccuparsi. Va lasciato tranquillo, ci penserà il tempo a fargli ricordare quello che ha immagazzinato nel subconscio. Generalmente al momento degli esami il ragazzo ricorderà il necessario per passare tranquillamente, come coloro che hanno studiato tutto l'anno. Questo confonde i genitori e gli insegnanti, ma è una prova a favore della Legge della rinascita.

 

La legge della Rinascita

Va precisato che la rinascita esiste, ma non è obbligatoria. Il libero arbitrio esiste nel mondo materiale così come in quello spirituale, quindi, come sulla Terra ogni individuo approfitta delle opportunità o se le lascia sfuggire, in accordo col suo carattere e il suo desiderio, così nel piano Astrale (il regno delle Anime o Spiriti disincarnati), ognuno è libero di approfittare o meno di questa possibilità che gli si offre per avanzare.

Come gli uomini sono liberi di scegliere una professione o l'indirizzo degli studi, di lavorare per il proprio sviluppo o vivere senza tante ambizioni, così le anime sono libere di tornare nel mondo materiale fare un altro passo in avanti in modo da fare nuove esperienze, pagare conti pendenti (chiamati "debiti karmici") e riscuotere beni meritati.

Oppure, se lo preferiscono, possono restare nei mondi sottili tutto il tempo che desiderano. Nessuno le obbliga. Ma prima o poi il desiderio di fare qualcosa per gli altri, e per se stesse, le induce a rinascere nuovamente. Questa scelta permette nuove esperienze e possibilità ma, come tutti sanno, sulla Terra l'esperienza e la conoscenza costano non poca fatica. Ogni nuova conoscenza ed esperienza rimane nostra per sempre, come un diritto acquisito, comprato e pagato. Diciamo che questi possessi sono riposti nella nostra coscienza e non possono né essere persi né venire rubati. Nessuno può togliere a qualcuno l'intelligenza, il talento, le facoltà e la conoscenza.

Ma vi è un fatto ancor più straordinario: siccome ogni acquisizione viene fatta attraverso un'esperienza, e questa è  accompagnata da oggetti, strumenti, mobili, denaro, proprietà, ecc., tutto ciò che l'esperienza passata ci ha insegnato ad usare, sia esso un tavolo, delle stoviglie, degli indumenti, dei gioielli, del denaro, delle coperte o perfino una scatola di fiammiferi, rimane in essenza, registrato e archiviato nella memoria individuale. Perciò, avendo acquisito tutto ciò nella nostra coscienza ce lo portiamo appresso ad ogni nuova rinascita.

Queste "acquisizioni", abilità od oggetti che siano, un momento o l'altro appariranno nella nostra vita, sia che noi lo desideriamo oppure no. È per questo motivo che alcuni nascono nell'opulenza e altri in miseria. Ognuno nasce nella condizione che gli compete; la condizione che egli stesso ha registrato nella sua coscienza. La Legge di Causa ed Effetto si incarica di destinare ad ognuno ciò che gli spetta di diritto e il posto più opportuno nel mondo, senza alcuna ingiustizia.

A questa legge si riferì il maestro Gesù quando disse: "Non accumulate tesori sulla terra, dove la polvere li corrompe e dove i ladri rubano e rovinano, ma accumulate tesori nel cielo dove né la polvere danneggia, né la ruggine corrompe e neppure i ladri rubano e rovinano; perché dove starà il vostro tesoro lì sarà il vostro cuore" (Mt 6:19-21). Ovviamente questa, come tutte le massime bibliche, racchiude tre livelli di significato: il primo materiale, il secondo mentale e il terzo spirituale.

Come si vedrà, non c'è alcun motivo di vivere temendo i ladri. Se finora hai vissuto tremando al pensiero che ti rubino le tue proprietà; temendo che di notte o quando ti assenti i ladri entrino nella tua casa; temendo che qualcuno ti inganni nel commercio perché ti hanno detto che vi sono molti ladri e truffatori, ecc., rilassati perché puoi vivere tranquillo. Nessuno potrà portarti via neppure uno spillo se questo ti appartiene per diritto di coscienza; se lo possiedi perché lo hai meritato in qualche vita passata.

Se qualcuno ti danneggiasse (cosa possibile se il tuo timore persiste mentre stai acquistando queste nuove conoscenze), se qualcuno ti rubasse qualcosa o perdessi qualche oggetto, pronuncia immediatamente la Verità: "Niente di ciò che è mio, per diritto di coscienza, può perdersi o essere rubato".

Mantieniti tranquillo, non pensarci più e vedrai che ritroverai ciò che possedevi perché qualcuno te lo riporterà, oppure qualcuno te ne regalerà uno uguale o ne troverai uno simile. Tutto ciò che "possiedi veramente, ovvero è tuo per diritto di coscienza",  è registrato nel tuo archivio mentale, come l'originale di un documento, ciò che vedi all'esterno è solo una copia e, come tale, se ne possono fare delle altre. Ricorda che ciò che è veramente tuo non si può separare da te.

Non credere ciecamente a quello che hai appena letto. Provalo prima di persona. "Per i suoi frutti lo riconoscerai" (Mt 7:16).

 

NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA

 

Molte persone si meravigliano perché, a parer loro, Mosè non ha dedicato particolare importanza alla menzogna, e pensano che dovrebbe esistere un undicesimo Comandamento che dice: "Non mentire". Essi pensano che, probabilmente, il riferimento alla menzogna è racchiuso nel Nono Comandamento mentre, invece, fu inclusa, e trattata ampiamente, nei Comandamenti Uno, Due e Tre, come vedremo più innanzi.

La menzogna non fu trascurata da Mosè come se avesse poca importanza; anzi, l'intero Sepher Bereshit (libro della Cabala), essendo un'esposizione metafisica della Verità, è un monito contro l'apparenza e le false convinzioni che l'umanità continua ad accumulare.

Sarà forse perché nei Dieci Comandamenti non appare un ordine specifico contro la menzogna, che gli uomini continuano a mentire a seconda della loro convenienza? Se così fosse lo faranno ancora per poco tempo perché tra poco conosceranno i danni che stanno facendo.

Non dire falsa testimonianza è un ordine che si riferisce a ciò che uno dice; è un ordine che afferma il fatto che comunque la Verità verrà a galla e la Legge farà apparire l'inganno a danno di colui che cerca di sostenere il falso.

Non riportare mai una falsa testimonianza sulle persone o le cose di questo mondo. Non potrai farlo per quanto ci provi, non farai altro che parlare di te e di quanto alberga nell'animo tuo.

In tempi di elezioni vediamo come i partiti cerchino, con tutti i mezzi, di screditarsi tra loro lanciando calunnie, false testimonianze e infamie; i vincitori salgono al governo sicuri di aver sconfitto gli avversari. Ma ciò che hanno fatto è stato solo accumulare testimonianze della loro falsità. Per i loro frutti li riconoscerai o, come disse Emerson, "Quello che sei grida tanto forte, che non riesco a sentire quello che mi dici".

Perciò questo Comandamento ti avvisa; ti mette in guardia dicendoti che ciò che tu vedi negli altri e nel mondo non è altro che la tua immagine riflessa. Se trovi "buono" e "bello" ciò che vedi significa che il tuo sguardo riflette la pulizia e la purezza della tua anima. Se dichiari "brutto" o "cattivo" ciò che è intorno a te, le tue parole denunciano le brutture dell'anima tua.

Ricorda ciò che hai studiato nel primo capitolo; hai imparato che il vero "Sé" di ogni uomo è sano, bello, perfetto e possiede tutte le virtù e bellezze del suo Creatore. Egli fu infatti Creato a Sua immagine e somiglianza. Hai anche appreso che questo "Sé" è la Verità, la tua Verità e quella di tutti e, se l'umanità sta mostrando il contrario, significa che l'uomo non conosce ancora il grande potere creatore del suo pensiero.

Tutto ciò che pensiamo si manifesta poi nelle situazioni che incontriamo nella vita. Man mano che procedi in questo studio apprenderai a pensare nel modo corretto e inizierai perciò a modificare in meglio il mondo che ti circonda.

La nostra ignoranza non prova che il Padre è stato un cattivo educatore! Prova unicamente che l'umanità è come un bambino che deve crescere e imparare tante cose. Se dai al tuo bambino una palla di creta perché faccia delle statuine non pensi di certo che egli creerà delle opere d'arte. Comunque se continua a farne imparerà e ne farà sempre di migliori. Studiando la Metafisica stai imparando a conoscere quelli che si possono definire "errori mentali", nel contempo stai imparando a dirigere il tuo pensiero in modo da creare delle situazioni sempre più positive.

Quello che ti succede nella vita e nel corpo è solo il risultato di qualcosa in cui credi, alcuni lo chiamo una "credenza". Il tuo corpo e il tuo ambiente non sono altro che lo specchio in cui si riflette lo stato della tua mente e della tua anima. Per questo motivo non ti potrà mai accadere qualcosa se non esiste già nella tua mente. Se desideri cambiare la tua vita e ciò che ti circonda devi modificare le tue idee e il tuo modo di pensare.

La Legge di corrispondenza afferma che "Come è in alto, così è in basso", perciò ribadisce il fatto che ciò che ti accade nel mondo materiale riflette ciò che è contenuto nella tua mente.

Con gli studi precedenti hai anche appreso la Verità riguardo il mondo e ciò che esso contiene. Osservando ciò che ti circonda potrai sapere se i tuoi occhi ti mostrano la Verità oppure una "falsa testimonianza". Sai anche che quando inizi ad affermare la verità, la falsa testimonianza si annulla per lasciare il posto a ciò che è vero, bello e buono. Pensando e decretando la Verità vedrai cancellarsi la menzogna come per magia; essa, infatti, non ha alcun potere se non quello che il tuo pensiero e la tua "convinzione" gli danno. Disse al proposito Gesù di Nazareth: "E conoscerete la Verità e la verità vi renderà liberi" (Gv 8:32).

La Verità afferma che il tuo Sé è perfetto così come tutte le cose create da Dio. Tu sei una figlia di Dio. Ogni volta che affermi "Io sono" aggiungendo qualcosa di negativo, brutto o cattivo, lo fai dire al Dio che vive dentro di te, gli rendi falsa testimonianza e ciò ti porterà danni, disarmonie e malattie. In altre parole quando dici: ”Io sono malato”, “Io sono sciocco”, ecc., colleghi l’Io sono in te, ovvero la presenza di Dio, con qualcosa di materiale, non buono e non bello che non rappresenta la verità assoluta, ma solo una falsa testimonianza percepita dai nostri sensi fisici.

Afferma invece la Verità del tuo Essere, Afferma che sei forte, sana, bella e robusta; afferma che Dio è tuo Padre e ogni giorno ti offre tutto ciò di cui hai bisogno. Questa è la Verità del tuo Essere, e affermandola, vedrai che le "false testimonianze" in te, negli eventi quotidiani e nelle persone che ti circondano si ridurranno sempre di più.

A volte i religiosi ci parlano delle "offese" che noi possiamo recare a Dio e ciò è addirittura ridicolo. Dio non può essere offeso da nulla e da nessuno. Si può provarci, ma senza il benché minimo risultato perché la Luce e il Bene in assoluto non possono essere alterati da nulla e nessuno. Chi pensa che l'uomo possa offendere Dio pensa anche che il graffio di una formica possa causare un dolore alla montagna su cui si sta arrampicando.

 

NON DESIDERARE INTENSAMENTE

 

Quando si forma un'idea nella Mente Divina contiene già in sé tutto quello che può essere necessario per il suo sviluppo. Non è concepibile che Dio possa ideare qualcosa e poi darlo agli uomini affinché essi, spremendosi le meningi, possano migliorarlo o risolverne gli eventuali problemi! Questa potrebbe essere la caratteristica di un cruciverba ideato per ammazzare il tempo, ma non dell'infinita Saggezza, Amore e Giustizia, specialmente se si tratta del piano di evoluzione delle creature che Lui stesso ha generato.

L'Universo è basato sull'ordine. Si può vedere come tutte le sue parti si relazionino nella perfetta armonia. Basta guardare il Sole e i benefici che ne riceve la Terra girandole attorno. Quando si acquisisce la consapevolezza che Dio dà, in ogni istante e ad ognuno, ciò di cui ha bisogno, allora si può comprendere il Salmista ed affermare con lui: "Il Signore è il mio pastore... nulla mi mancherà" (Salmo 23).

Se qualcosa ti è superfluo, significa che qualcun altro ne sta avendo bisogno.

 

La natura detesta gli spazi vuoti

La natura detesta gli spazi vuoti. La stessa aria, lo spazio dove non vi è alcun oggetto, è piena di atomi di ogni specie pronti a comporsi tra loro al momento opportuno. Questo perché la vita scorre cercando l'opportunità di creare nuova vita. Questo è il suo incarico, ed essa non perde occasione per compierlo. Lascia un po' di terra in un posto qualunque nel quale possa ricevere umidità, e dopo poco tempo vedrai spuntare una pianticella.

Se lasci un bicchiere con dell'acqua non tarderà a riempirsi di piccoli microrganismi. Prima che una donna concepis ca un figlio, il suo ventre è già pronto per ricevere l'ovulo, per alimentarlo e proteggere il feto fintanto che si trasformerà in un piccolo essere umano, sano e completo in ogni sua parte.

L'uovo di un insetto, di un rettile o di un uccello, racchiude già tutto quello che può servire per la formazione di una creatura dotata di tutto ciò che le sarà necessario per crescere nel suo ambiente. Lo stesso dicasi di ogni seme vegetale. Quindi, se esiste una preparazione tanto accurata e amorosa, un'attenzione tanto accurata e minuziosa, significa che le idee di Dio sono complete e non è possibile che manchi loro qualcosa. Tutto ciò che serve per una nuova creatura è previsto nei dettagli e tutto ciò che è stato creato viene messo a sua disposizione.

"Non desiderare intensamente", dice il Comandamento. Questo significa che non devi invidiare ciò che un altro possiede, né diventare ansioso perché tu non ce l'hai e neppure rassegnarti a non possederlo.

Ciò che ti serve, infatti, esiste per te ed è già tuo. Il tuo mo ndo contiene già tutto, non hai perciò alcuna ragione di lottare per averlo. Basta che tu lo chieda, lo reclami come un tuo diritto e ringrazi anticipatamente come se lo avessi già ricevuto. Non sta forse scritto nella Bibbia: "Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che  gliele chiediate" (Mt 6:8) ed anche : "Chiedete e vi sarà dato" (Mt 7:7).

Quanto desideri una cosa, o quanto essa ti è necessaria, indicano con quanta energia quella cosa sta cercando di entrare nella tua vita. Essa è come un regalo e non la devi pagare. Quando senti la necessità di qualcosa, significa che è già pagata o meritata. Chiedila, però prima ringrazia il Padre per tutto ciò che ti ha già donato.

Può darsi che ciò che tu hai chiesto ti arrivi per le vie naturali o per mano di qualcuno; potrebbe anche giungerti come un miracolo. Una volta, mentre mi trovavo a New Orleans dove non avevo alcuna conoscenza, rimasi senza denaro a causa del mancato arrivo di un assegno che aspettavo. Non mi restava neppure un centesimo , era sabato sera e le banche non avrebbero aperto fino a lunedì. Io, però, conoscevo la Verità e la dichiarai affermando: "Il mio mondo contiene tutto; nella Creazione non manca nulla. Io ho già tutto quello di cui ho bisogno. Grazie Padre per avermi ascoltato".

In quel momento vidi un foglio verde che volteggiava nell'aria e veniva verso di me. Mi si incollò alla caviglia e nell'abbassare la vista mi resi conto che era un biglietto da cinque dollari. Senza dubbio sfuggì a qualcuno. Aspettai con il biglietto nella mano per vedere se qualcuno lo stesse cercando ma non vidi nessuno. Quel denaro, giunto in modo miracoloso, mi bastò per pagare il taxi che, il lunedì seguente, mi portò alla banca dove mi attendeva l’assegno.

I miracoli accadono ancora

Si pensa che i miracoli siano una grazia speciale che Dio accorda soltanto in condizioni particolari, come ingenuamente credono i religiosi. Ciò non è vero, i miracoli potrebbero ancora accadere se le persone conoscessero la Verità, la studiassero e la applicassero in tutti i campi della loro vita.

Ci è stato insegnato a chiedere, ma non a vivere come dovremmo per ottenere ciò che chiediamo. Nessuna Legge divina può modificarsi per assecondare qualcuno o fare eccezioni. Il mio Maestro diceva che, se la Legge di gravità si arrestasse un istante, per impedire che un personaggio importante, buttatosi dal 10° piano perdesse la vita cadendo al suolo, non accadrebbe un miracolo, ma vi sarebbe il caos universale.

 

NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO

 

I primi tre Comandamenti si possono riunire in uno solo. Essi si riferiscono ai rapporti tra ''uomo e Dio e ora ne faremo una valutazione. Attenzione: i numeri che seguono sono di riferimento per i commenti e non riguardano i passi della Bibbia.

1                  Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù. Non avrai altri dei di fronte a me.

2                  Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.

3                  Non ti prostrerai davanti agli idoli e non li servirai. Perché io il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei Comandamenti.

4                  Non pronunciare il nome di Dio invano, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.

 

La prima cosa da ricordare è che quando, nella Bibbia, un concetto viene ripetuto tre volte significa che questo va preso in senso letterale e non simbolico; vale a dire che il suo significato è lo stesso nei tre livelli di coscienza: materiale, mentale e spirituale.

Nei Comandamenti citati appaiono tre volte le parole "Signore, tuo Dio". La prima in riferimento a Dio, creatore di tutto. La seconda si riferisce alla Legge divina. La terza si riferisce al Sé Superiore, che rappresenta Dio in ogni essere umano. Sono, quindi, presentati tre aspetti, o poteri, di Dio.

L'Egitto è il simbolo della materia, dell'uomo primitivo che ancora non è in grado di comprendere o accettare il concetto di un unico Dio invisibile. Gli Egizi, infatti, adoravano molte divinità, cioè idoli visibili. Hermes fece il primo passo per inculcare in loro l'idea di un unico Dio; fu il primo sforzo che servì da impulso ma che non si diffuse. Gli Egizi ritornarono perciò alle loro convinzioni abituali. Mosè giunse per trasmettere un nuovo imp ulso, più forte del precedente: "Io sono il Signore tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile. Non avrete altro Dio all'infuori di me".

Secondo un'interpretazione puramente umana Dio, nella prima frase, sottolinea il fatto di essere un Dio unico e potente in grado di liberare un popolo dalla schiavitù, queste sono le sue parole: "Un Dio unico vi ha liberato dalla schiavitù dei giorni in cui vivevate nelle case dei vostri padroni egizi; questo nuovo Dio si chiama Jehova (Signore) e d'ora in poi non adorerete più alcun idolo".

Le frasi 2 e 3 precisano in modo inequivocabile che nessun tipo di idolo potrà essere adorato, infatti, proibisce di onorare e adorare qualsiasi cosa che non sia Dio. Lui stesso, infatti, si professa "geloso" e minaccia castighi non solo ai trasgressori, ma persino ai loro figli, nipoti e discendenti. Sarà però molto misericordioso con coloro che gli obbediranno.

Passiamo ora al significato metafisico della frase: "ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei Comandamenti".

In una interpretazione più dettagliata possiamo leggere: "Io sono Dio che ti elevo al di sopra delle credenze materiali. Non attribuire poteri ad altra cosa oltre a me. Non dare alcun potere a figure o immagine (anche mentale), non temerle e non rispettarle. Non formare i tuoi giudizi fermandoti alla sola apparenza esteriore delle cose o persone perché, se lo farai, la Legge ti restituirà gli eventuali danni che i tuoi errori avranno provocato agli altri. Se invece seguirai i miei Comandamenti Io sarò con te e la Legge sarà a tuo favore".

 

La Bibbia insegna, non ordina

Gli Ebrei, nel corso degli anni, presero le scritture così alla lettera che eliminarono dalle loro sinagoghe qualsiasi tipo di immagine sacra. I loro sacerdoti (i Leviti) arrivarono persino a sentirsi in colpa perché non riuscivano a fare i 600 e più riti quotidiani elencati nel Levitico (libro biblico).

In questo modo fecero un grande errore perché La Bibbia è un trattato psicologico e metafisico. È il libro della Verità, che non ordina, ma spiega e chiarisce la Legge. Essa contiene una spiegazione e un consiglio per ognuna delle circostanze che si possono incontrare nella vita a tutti i livelli di coscienza.

La frase (4.): "Non pronunciare il nome di Dio invano", si riferisce a quanto hai appreso in precedenza, ovvero al fatto che non devi mai affermare qualcosa di negativo utilizzando la particella "Io sono". Se lo dovessi fare lo farai affermare al Dio in te; porrai dei limiti al Dio in te e pronuncerai il suo Nome invano.

Non dire mai che sei brutto, cattivo, negativo; affermare condizioni di cui potresti poi lamentarti perché si sono avverate. Non usare mai, perciò, frasi limitative come, ad esempio: "Io sono debole", "Io sono malato", "Io non troverò mai un lavoro", "Io ho una pessima vista", ecc.

Tutto questo sarebbe infatti un "nominare il nome di Dio invano" e, se lo farai, la Legge ti "farà raccogliere quanto hai seminato".

Ricorda che ciò che si decreta nel nome del proprio Sé superiore; ciò che si afferma sul conto di sé stessi, viene registrato nel subconscio che vedrà di attuarlo nei minimi dettagli.

 

NON COMMETTERE ADULTERIO

 

Questo comandamento è anche scritto come “Non fornicare” ed è una pessima traduzione e interpretazione di ciò che Mosè intendeva insegnare. In effetti molte Bibbie moderne hanno sostituito "Non fornicare" con "Non commettere adulterio", che è molto più vicino al precetto originario. Preghiamo il lettore di tener presente il fatto che questo libro è stato scritto prima che fosse effettuata questa sostituzione (N.d.T).

Mosè non usò mai il verbo fornicare e quando prescrisse: "Non commetterai adulterio", intendeva che nessuno avrebbe dovuto "adulterare " arbitrariamente la Verità nel trascrivere i Dieci Comandamenti. Purtroppo, invece, questo fu il primo adulterio che si commise.

Mosè, essendo un illuminato, un saggio, un esperto della conoscenza dei princìpi Ermetici, non avrebbe assolutamente potuto scrivere un simile precetto che sarebbe contrario alla Legge di generazione sulla quale si basa la vita in tutte le sue manifestazioni.

Un'altra pessima interpretazione del messaggio originale dell'apostolo ed evangelista Matteo, la troviamo nel capitolo 19 versetti dal 4 al 12, ma ne tratteremo più avanti. È un fatto che, ad ogni conoscitore delle Leggi Universali, le cattive interpretazioni bibliche saltano subito all'occhio.

Come tutte le Leggi, quella di generazione, funziona in modo automatico in tutti i piani della Creazione, e in ognuno di essi agisce nella forma più appropriata. A livello molecolare, un atomo si unisce ad un altro per formare un elemento seguendo la legge di attrazione, coesione e adesione. Non si sarebbe creato nulla, non nascerebbe nulla, non si evolverebbe nulla se si potesse distruggere il principio per cui il positivo attira il negativo e viceversa. L'adesione e la coesione, infatti, intervengono solo dopo che vi è stata un'attrazione.

Come ogni parte del Creato anche il piccolo atomo ha il suo libero arbitrio, esso è infatti libero di accettare o rifiutare l'unione con un altro atomo, non importa se quest'ultimo è del suo stesso tipo oppure no. L'adesione è la facoltà degli atomi di legarsi tra loro in modo così saldo che la rottura di tale legame può dar luogo a fenomeni in cui compare una grandissima energia: la bomba atomica ne è un classico esempio.

Suppongo che avrai già notato come l'attrazione tra gli atomi appaia assai simile a quella che si manifesta tra noi, esseri umani. Questa similitudine ricorda la massima "Come in alto così in basso, come in basso così in alto" e il fatto che "studiando il microcosmo si può comprendere il macrocosmo".

Se gli atomi potessero parlare indicherebbero questo processo di attrazione, adesione e coesione con il verbo "fornicare", non è forse vero? La stessa cosa dicasi del regno botanico e zoologico, dove dall'unione del polline di un fiore con un altro può nascere un frutto. Appare dunque chiaro che nei piani del Dio Creatore non c'è l'intenzione di proibire o impedire questi processi!

È risaputo che, nell'opporre resistenza ad una Legge naturale, si moltiplica la forza che la regge ed essa cercherà comunque di manifestarsi utilizzando dei canali diversi da quelli abituali. L’unica cosa che si può ottenere non è quindi il suo arresto, ma una deviazione della sua energia.

Nel Regno animale la Legge di generazione è strettamente relazionata al sesso, e fintanto che gli umani continueranno a riprodursi attraverso i legami sessuali significa che la loro corporeità fa ancora parte di questo regno. Verrà un tempo in cui l'organismo umano evolverà fino al Regno immediatamente superiore, dove la Legge di generazione funziona in un modo alquanto diverso da quello attuale. Gli esseri umani, allora, non saranno più turbati dal desiderio sessuale e non avranno più alcun desiderio di cibarsi di carne.

 

La razza umana è destinata a sparire?

A volte qualcuno mi chiede: "E quando tutti gli uomini saranno evoluti, la razza umana scomparirà?". La risposta è no. Perché? Perché ci sono sempre, dietro di noi, migliaia e migliaia di esseri che stanno evolvendo e prima o poi arriveranno allo stadio umano, così come noi passeremo ad un livello superiore.

Tu ti evolvi, si evolve la tua generazione, si evolvono lentamente tutti gli esseri umani, ma altre creature si evolvono con te, eternamente. Gesù disse: "I poveri li avrete sempre con voi" (Gv 12:8). Egli non si riferiva solo a quelli economicamente poveri, ma anche ai poveri di conoscenza, ai poveri in esperienza, ai "poveri" in evoluzione.

Questa nostra Era si concluderà con un grande "esame" dell'umanità. Ora i tempi sono vicini e questo esame si fa sempre più prossimo. Esaminiamo insieme alcune affermazioni che, applicate ai nostri tempi, indicano chiaramente la fine di un'Era: "L'ora più oscura è quella prima dell'alba", "Il moribondo ha un piccolo miglioramento poco prima di morire", "L'infermo ha un piccolo peggioramento giusto prima di guarire", "La popolazione della Terra aumenta ovunque in modo straordinario; presto, però, incomincerà a diminuire".

Una delle risposte che Gesù diede ai suoi discepoli, in riferimento al momento della fine del mondo antico e della nascita del nuovo, fu: "Quando cadrà il manto dell'infamia". Questo significa: che accadrà quando la Verità sarà universalmente conosciuta. Quale Verità? Quella per cui le Sacre Scritture ci furono trasmesse e non le falsità come quella con cui ci è stato presentato il Comandamento "Non commettere adulterio".

Questo è il Comandamento che è stato più stravolto nel suo significato, che ha reso possibile il maggior numero di abusi e distorsioni mentali, che ha causato distorsioni sessuali, mali fisici, disonori, vergogne e castighi. E tutto questo per la sostituzione arbitraria di una parola.

Mettendo in risalto il sesso si è richiamata l'attenzione su di esso, e facendolo passare come cosa sporca e proibita se ne è grandemente distorto il vero significato. In questo modo l'energia dovuta alla Legge di generazione è divenuta sempre più forte e ha cercato altre vie per potersi scaricare. Ne vediamo oggi gli effetti più deleteri.

Tutti voi avete visto i bonsai: quegli alberelli giapponesi, nani, ritorti in modo incredibile. Li guardiamo perché sono particolari e li ammiriamo come tali, ma ciò non toglie che siano un attentato contro la natura, come lo è un uccello in gabbia o un animale incatenato. Ben sappiamo, infatti, che tutto ciò che è proibito acquisisce un'attrattiva del tutto particolare.

Questo è quello che purtroppo è accaduto tentando di frenare la Legge di generazione; mettendola, ad esempio, come ragione di fondo del peccato originale (si veda la mela di Eva) e alterando i testi ispirati che ne parlavano. Tutto ciò è stato fatto per ignoranza e con l'intenzione di esercitare potere e dominio sopra gli altri.

Per il Maestro Gesù il dogmatismo fanatico era ancor più ripugnante e degno di castigo che la sregolatezza sessuale e lo espresse quando disse: "Guai a te Corazin, guai a te Betsaida, vi dico che per Tiro e Sidone vi sarà un castigo più tollerabile che per voi" (Mt 11:22).

Corazin e Betsaida erano città bibliche. Ogni nome di popolo o di città, riportati nella Bibbia, è simbolico. I nomi Corazin e Betsaida simboleggiano il dogmatismo e il fanatismo mentre Tiro e Sidone le deviazioni sessuali. Gesù, quindi, disse testualmente che sono maggiormente tollerati i peccati sessuali che non la posizione dei fanatici e dei dogmatici. In altre parole appare come i fanatici religiosi sono considerati più colpevoli che non le prostitute.

Torniamo ai riferimenti, fatti all'inizio del capitolo, agli scritti di san Matteo, capitolo 19, versetti 3-12. Li riporto interamente:

Allora gli si avvicinarono alcuni farisei e gli chiesero: "È lecito per un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?" Ed Egli rispose: "Non avete letto che il Creatore all'inizio li creò maschio e femmina e disse: “Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, che l'uomo non lo separi!'" (Mc 19:3-6).

Gli obbiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e di mandarla via?" Rispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma all'inizio non fu così. Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio" (Lc 16:18).

I traduttori ecclesiastici inserirono la clausola "se non in caso di fornicazione" perché ciò faceva comodo per i loro giochi di potere (vedi anche Mt 5.32).

Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna non conviene sposarsi". Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi  (uomini senza pene, N.d.T.) che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi così dagli uomini; infine ve ne sono altri che si sono fatti eunuchi per il Regno dei cieli. Chi può capire, capisca..." (Mt 19:10-12).

Se siete capaci di recepire questo messaggio avrete compreso il vero significato di questo Comandamento e come esso non abbia nulla a che vedere con la Legge di generazione ed è per questo che gli Apostoli commentarono: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna non conviene sposarsi", che sarebbe a dire: "non c'è motivo per sposarsi se all'inizio furono fatti una cosa sola", ossia, se già all'inizio l'uomo e la donna erano una cosa sola.

 

Per ognuno di noi esiste l'anima gemella

Ogni cellula che esce dal seno di Dio è per metà positiva e per metà negativa. Nel linguaggio degli umani e nel piano umano, la cellula primitiva o atomo originale è femminile e maschile. Questi due sessi sono entità separate, indipendenti, destinati a formare una coppia un giorno o l'altro. Nonostante ciò, ci sono quelli che non desiderano separarsi. Questi sono quelli che Matteo chiamò "eunuchi per il Regno dei cieli" (Mt 19:12).

È altamente confortante per colui o colei che si ritrova solo nel cammino della vita, o che si considera infelice perché sposato con la persona sbagliata, sapere che in questo preciso momento, non importa se incarnata o disincarnata, esiste la sua anima gemella; l'altra sua perfetta metà, che aspetta di unirsi a lui o a lei, e sapere che ha tutto il diritto di reclamare questa unione.

Questa nostra anima gemella è esattamente quello che cerchiamo e desideriamo, quello che ci conviene per perfetta affinità. Molte volte in vite passate ci siamo incontrati, ci siamo uniti, ed è questo ricordo che ci fa vivere cercandola. Se essa appartiene a un defunto ci uniremo a lei quando deporremo questo corpo terreno; se è incarnata niente e nessuno può mantenerci separati. La legge regola tutto armoniosamente e ce la farà incontrare se lo chiederemo "in accordo con la volontà divina, guidati dalla grazia e in modo perfetto".

Anche la Legge che dichiara: "Quello che Dio ha unito che nessun uomo separi" (Mt 19:6) è giusta, però è errata la sua interpretazione. Si crede che si riferisca al legame contratto con il matrimonio fatto in chiesa. Non è così. Abbiamo già visto che si riferisce all'unione originale della coppia primitiva, simboleggiata da Adamo ed Eva.

Con questo non vogliamo di certo appoggiare il divorzio. Vogliamo solo portare un messaggio di consolazione offerto dall'infinita bontà di Dio nostro Padre che ci conforta dicendoci: "Non temere bambino mio, hai il mio amore da sempre e per sempre".

Perché tante parabole?

Mentre Gesù viveva tra noi era anche cosciente in un piano superiore al nostro. Per poter trasmettere quanto conosceva al nostro livello dovette perciò utilizzare il linguaggio di coloro che lo circondavano; questo è il motivo per cui il Suo insegnamento avvenne mediante le parabole che potevano, e possono, essere comprese da qualunque persona senza riguardo al suo livello culturale.

Il riferimento agli eunuchi è quasi una parabola. Metafisicamente, coloro che si fanno eunuchi per il regno dei cieli sono coloro che anelano ad apprendere, elevarsi e studiare per poter comprendere gli insegnamenti anche ad un livello superiore. Per questo Gesù disse: "Chi ha orecchi per intendere, intenda" (Mt 11:15, Mt 13:9, Mc 4:9, Mc 4:23), ecc.).

Vi sono nelle Sacre Scritture dei passaggi che possono essere compresi soltanto da chi è pronto a riceverli; che hanno significato soltanto per coloro che sono in grado di comprenderli. Perché? Perché la nostra mente attuale (siamo nella quinta Razza Radice), sta evolvendo da un livello piuttosto basso ad uno superiore. Mentre una parte di essa è ancora legata agli istinti animali e non è in grado di ragionare né di controllarsi, l'altra aspira a conoscere ed elevarsi verso i mondi dello spirito.

 

Non è facile giudicare con giustizia

Attualmente, è spesso difficile essere giusti ed equilibrati. Ringraziamo il Padre per ogni situazione in cui ci viene data la possibilità di crescere e imparare, e quando dobbiamo esprimere un giudizio cerchiamo sempre di utilizzare quella parte di mente capace di formulare un giudizio logico e non emotivo.

In questi casi può essere molto utile ricordare come Gesù si espresse nei confronti della donna sorpresa in flagrante adulterio. In accordo con le leggi d'Israele essa doveva essere lapidata fino alla morte. Il Maestro, però, non espresse alcun giudizio, chiese solo che la prima pietra fosse lanciata da una persona senza peccato e quindi si mise a scrivere per terra con un dito. Gli uomini che l'avevano portata se ne andarono uno dopo l'altro, quando si ritrovarono soli Gesù le disse: "Donna dove sono andati i tuoi accusatori?". Ella rispose: "Non lo so, Signore". "Nemmeno io ti condanno: va e d’ora in poi non peccare più" (Gv 8:9-11), fu la risposta del Maestro.

 


Libri consultati:

Metafisica al alcance de todos (Metafisica per tutti), di Conny Mendez. Edizioni Bienes Laconica, Piso 4, Of. D. La Campia., Caracas DF, 1050 VE. Sito: www.metafisica.com. Acquistabile in www.amazon.com

Comprendere e vivere i 10 Comandamenti, di Emmet Fox.

Volumetto inedito Sulla Croce, da alcuni lavori di F. Varetto e G. Filipponio.

La nuova terra, di Omraam Mikhael Aivanhov,,

Edizioni Prosveta, F.B.U. Casella postale 12019 - 20120 Milano.

The Dynamic Law Of Healing (Le Leggi Dinamiche della Guarigione), di Caterine Ponder. DeVorss

Co., Publisher, P.O.Box 550 Marina del Rey, Californa, U.S.A. (1983).

Le influenze negative, di Amadeus Voldben, Edizioni Sugar.

Dio non ti abbandona, Edizioni di Vita Universale.

 

tratto dal sito:

www.viveremeglio.org (tante idee per una vita migliore: alimentazione, psicologia, relax, religione, meditazione, guarigione spirituale, esoterismo, due Corsi per corrispondenza, due Mailing List e tante informazioni di pratica utilità. Tutto gratuito).

www.studiofacile.org (un sito per gli studenti e le loro necessità, vi è anche un corso di Tecniche di studio).

www.procaduceo.org (una proposta per un approccio olistico alla diagnosi ed alla terapia).

 

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