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Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

MASSONERIA

                                
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Messaggio aperto

a un amico interessato

alla Massoneria

 

di Riccardo Chissotti 

 

 

La Massoneria non è cosa arbitraria o superflua, ma è necessità umana e sociale: Lessing

 

 

Premessa:

Allorché un amico, od anche un semplice conoscente, interessato a saperne di più sull'Istituzione muratoria, si rivolge ad uno di noi per chiedere informazioni e delucidazioni, spesso gli viene suggerita la consultazione di opere insigni e talvolta profonde, come anche di trattazione di branche d'interesse dell'Ordine Massonico.

La ricerca personale nelle librerie da parte di quanti non fanno già parte dell'Istituzione è quanto mai problematica, poiché sono innumerevoli le opere prodotte nel corso di quasi tre secoli di storia, e si corre il grosso rischio di incocciare in qualcosa di troppo profondo, di specialistico, che non risulta sempre di facile comprensione per chi parte da zero.

Come pressoché inevitabile risultato, anche chi fosse dotato di pazienza e buona volontà, troverebbe problematico districarsi nella selva di tomi disponibili per il pubblico, perde veramente l'orientamento, per cui alla fine si ritrova a porsi la domanda: «Ma che cos'è in fondo, essenzialmente e sostanzialmente, questa Massoneria, o Libera Muratoria, od ancora Frammassoneria»?

Sono molti i Massoni che hanno ritenuto doveroso tentare almeno di offrire una risposta sintetica, chiara ed inequivocabile a tale quesito, e lo scrivente si aggiunge a questi mediante questo «Messaggio» aperto, nell'ennesimo tentativo di soddisfare la comprensibilissima curiosità di quell'amico o di quel conoscente, sperando di cuore di riuscire nell'intento.

Se in seguito questi si sentirà appagato dalle delucidazioni qui contenute, e decidesse di far parte della grande Famiglia massonica, da uomo onesto e privo di pregiudizi potrà contattare qualsiasi Fratello Massone, che sarà ben lieto di aiutarlo, indirizzandolo verso l'iter burocratico previsto dall'Istituzione per l'ammissione.

Qualora egli fosse riconosciuto come uomo libero e di buoni costumi, dovrà munirsi di molta pazienza poiché i tempi massonici non sono affatto brevi, ed alfine potrà essere ammesso. Successivamente egli avrà poi l'intera sua vita a disposizione per approfondire la propria conoscenza ed impegnarsi a migliorare sé stesso.

In ogni caso gli sarà stata additata con estrema discrezione una via, un metodo, uno stile, una filosofia, che la storia attesta aver influenzato milioni di individui i quali, attraverso la semplice applicazione di quanto appreso nella Loggia, hanno saputo irradiare sull'Umanità intera la loro Luce pedagogica in tutti i campi dello scibile e dell'azione umani.

L'amico od il conoscente potrà poi accettare e far proprio la via, il metodo, lo stile e la filosofia muratori, così come potrà rifiutare il tutto, magari in quanto ritenuto inaccettabile o comunque incompatibile con le scelte vitali da lui già adottate.

Un Massone

 

Introduzione:

Caro amico, sono lieto di aver ricevuto, od intuito, la tua richiesta di notizie sulla Libera Muratoria, della quale so che tu hai solo sentito parlare, in termini decisamente diversi e spesso contraddittori, e mi accingo a tentare di soddisfare la tua curiosità.

Non si tratta certo di un compito facile, credimi, ed io non posso che offrirti quel poco di cui dispongo, ovvero come ho interpretato il modo di concepire questa Fratellanza universale che ho fatto mio, attraverso una lunga gestazione che dura ormai da quasi sei lustri di militanza nell'Istituzione massonica.

Le strade che conducono alla Massoneria sono infinite, proprio come le vie del Signore, o come quelle che portano a Roma. Per quanto mi riguarda fu l'amicizia con un collega di lavoro. Risiedevo con la mia famigliola in Germania (a München) da un paio d'anni, dove lavoravo in una società manageriale multinazionale in un progetto europeo voluto e realizzato da tre diversi governi e da tre grandi industrie aerospaziali.

L'italiano all'estero è fatalmente sommerso dalla nostalgia per quanto ha lasciato a casa propria, e vi sopperisce con le relazioni localmente possibili con quanti parlano la sua lingua. Così ho fatto pure io, allacciando rapporti di vera amicizia con persone, o nuclei familiari, con cui di norma non avrei stretto rapporto alcuno, data l'abisso esistente sui piani caratteriali e culturali. Ma in quelle condizioni è decisamente facilitato l'esercizio della «tolleranza»: in fondo è sempre meglio, credo, essere male accompagnati che desolatamente soli.

Questo collega, un tecnico tedesco amante per tradizione familiare di tutto ciò che è italiano tanto da essere sposato con una romana, dopo oltre un anno che eravamo in buoni rapporti, cominciò a pormi domande strane ed a parlare di metodologie di miglioramento a livello individuale e collettivo. Sorsero spontanee in me moltissime domande, cui il collega non sempre sapeva dare una risposta esauriente. Fu a quel punto che tra noi si intromisero due figure: il padre 70enne del collega ed un collega italiano che faceva la spola tra Torino e Monaco di Baviera. Fu da queste due persone, ovviamente entrambe vecchie collaudati Massoni, che i miei dubbi furono lentamente dissipati. Si, mi avevano convinto.

Da quel momento doveva germogliare in me quell'amore per la Libera Muratoria che in seguito non mi avrebbe più lasciato, e mi ripromisi di approfondire quei concetti che avevo incominciato a conoscere. Divenni così Massone, per oltre otto anni all'obbedienza della Massoneria tedesca e, da ormai vent'anni, nell'ambito della Famiglia iniziatica italiana.

Debbo riconoscere che nel tempo non tutto quanto ho trovato nell'Istituzione muratoria era quell'oro zecchino che mi ero prefigurato, anzi. L'uomo rimane purtroppo tale, anche se Massone. Dopo tanti lustri di militanza devo però anche ammettere che, nel frattempo, la Massoneria italiana ha lievitato bene, si è liberata di tante scorie, ha vinto durissimi conflitti esterni ed interni, e sta diventando sempre più quella famiglia ordinata, moderna e pulita, per la quale ha operato un ristretto gruppo di Uomini di buona volontà nel caotico guazzabuglio dell'ultimo dopoguerra, quando la libera Muratoria italiana risorgeva, novella Fenice, dalle proprie ceneri.

Oggi possiamo parlare di una impaziente Libera Muratoria colma di speranze, pronta e disponibile a svolgere un elevatissimo ruolo intellettuale e spirituale nella società contemporanea, ancora smarrita e bisognosa di guida.

Nelle nostre Logge militano molti giovani, tutti ansiosi di prepararsi alla lotta per migliorare il mondo in cui viviamo ed operiamo, al di sopra ed al di fuori dalle idee preconfezionate, dalle morali inscatolate, dai pregiudizi e dalle superstizioni, nonché da taluni concetti o precetti ormai mummificati. Essi intendono verificare e confrontare ogni idea, per poi scartarla senza esitazioni qualora questa non regga alla verifica ed al controllo, proprio come l'industria scarta i pezzi mal riusciti. Ma è con le idee che accettano che essi lavorano poi alla costruzione di un mondo nuovo, con l'entusiasmo travolgente della loro bella età, che trionfa anche sullo scetticismo, sulle diffidenze e sulle incertezze esistenti.

Come puoi constatare, caro Amico, hai già avuto modo di intravedere uno o più scopi, una ragione d'essere, una necessarietà di questa particolare associazione, che ai nostri giorni soltanto i male informati ritengono essere inutile, vuota e superata.

Ma ritorniamo allo scopo che questo messaggio intende perseguire e, tentando di procedere con l'ordine imposto dalla serietà e dall'onestà di entrambi, procediamo alla sufficientemente chiara

 

La storia:

Esistono, e sono da secoli esistiti, vari autori di trattati massonici che attribuiscono alla Libera Muratoria una continuità associativa da remotissime origini, non sempre verosimili, che si appoggiano a documentazioni superficiali e spesso lacunose. L'eccessiva fantasia può certo comportare questi nebulosi risultati.

In realtà l'Istituzione Muratoria può essere considerata l'erede delle grandi tradizioni esoteriche, delle filosofie e delle dottrine costruttive più antiche, anche di svariati Ordini che più hanno illuminato gli anni bui del Medioevo, come il Templarismo ed il Rosacrocianesimo. Non esiste affatto alcuna continuità istituzionale, anche se l'essenza più sublime di quanto di meglio l'essere umano abbia saputo produrre nel corso della sua millenaria storia non poteva essere certo escluso dai suoi parametri costitutivi.

Le notizie certe sulle sue effettive origini risalgono solo al XVI secolo, mentre la sua nascita ufficiale ricade nei primi anni del XVIII secolo. Fu allora che quattro Logge londinesi si aggregarono, per formare la Gran Loggia di Londra, che fu subito dotata di leggi, regolamenti e dichiarazioni di principio tuttora vivi e validi nella loro interezza.

Questo sia detto per una prima superficiale conoscenza dell'Istituzione Muratoria, che rimane sostanzialmente irriguardosa nei confronti della Libera Muratoria essenziale, che è innanzitutto modo di essere, di pensare, di sentire e di agire. Si tratta della «Weltanschauung» di Goethe, di Lessing e di Nietzsche, l'osservazione intuitiva del mondo, integrata e migliorata dal comune modo di considerare le realtà interiore ed esteriore.

Nominativi e modalità mutano a seconda dell'epoca e dei relativi costumi, ma la concezione di base resta immutata, poiché l'associazione deriva unicamente dal bisogno intenso dell'uomo di ricercare riscontro e valorizzazione per quanto in lui s'è conservato incontaminato ed incorrotto nell'impatto con la realtà vissuta.

La necessità di verifica di pensieri né vili né banali, di comunicare ad altri le proprie esperienze spirituali, di ricercare un più caldo ambiente umano, di evadere dalle cose assillanti della contingenza quotidiana, dalla banalità dell'ambiente, per spingersi verso aure più respirabili ed orizzonti più limpidi, questa tendenza insomma del tutto intellettuale e spirituale di estrinsecazione della parte migliore dell'essere umano, è sicuramente sempre esistita, almeno in quanti religioni, dottrine e filosofie definiscono «Uomini di buona volontà».

 

I Principi:

A quanti le richiedono l'associazione la Libera Muratoria chiede la sola capacità di essere sostanzialmente «umile», mai privo di fiducia, né servile, né vile. Quindi si rivolge a coloro che, consapevoli della miserevole precarietà umana, sollevano il capo tenendo lo sguardo al di sopra del fango, delle lordure e delle banalità che rattristano il cammino della vita, anelando al miglioramento o comunque alla ricerca d'una via d'uscita.

La Massoneria è un'associazione elitaria, creata per quanti essa definisce «uomini liberi e di buoni costumi», desiderosi di migliorare e far progredire l'Umanità attraverso il miglioramento del singolo, a cominciare da sé stessi. Ovvero essa sceglie tra gli uomini onesti, di sani principi, liberi da pregiudizi, superstizioni e tabù, che cerchino di ispirare ogni loro atto ed atteggiamento unicamente alla propria coscienza, come al cospetto di un giudice imparziale e severo.

In quanto società iniziatica, la Libera Muratoria insegna a conoscere sé stessi (nosce te ipsum) per combattere i propri difetti, tollerare, ovvero rispettare le idee altrui professate in buona fede. In quanto scuola di vita, incita a non fare agli altri quello che non si vorrebbe fosse fatto a sé stessi, ed a fare agli altri quanto si vorrebbe fosse fatto a noi stessi. Non intende però creare dei santi, cioè degli uomini perfetti. Essa resta convinta dell'incapacità umana di conseguire la perfezione, però opera per la sua perfettibilità. Quindi la Massoneria può essere definita l'Arte del possibile.

La Libera Muratoria, universale per definizione, si rivolge insomma a tutti gli uomini di buona volontà, a qualunque razza essi appartengano, qualunque sia la religione praticata, di qualsiasi tendenza politica essi siano, e quale che siano la nazionalità e lo stato sociale.

Essa è la scuola del relativo e dell'assoluto, che ha principi fondamentali dai quali non può derogare, nonché adattamenti forzati che la autorizzano e la consigliano all'inserimento in ogni campo della necessità umana.

In primo luogo la «Libertà», affinché gli uomini godano della soddisfazione di poter liberamente esprimere opinioni, sentimenti e propositi senza alcun spauracchio di severe repressioni o di pesanti sanzioni.

In secondo luogo la «Fraternità», mai intesa come degnazione, beneficenza o filantropia, bensì come dovere assoluto, cui corrisponda come contropartita un diritto assicurato. I Massoni si chiamano tra loro «Fratelli», anche se diversissimi, in un intento splendido, precursore della vera e tanto auspicata Fraternità Universale, che rende indistruttibile la Libera Muratoria, quale battello inaffondabile in qualsiasi tempesta. Quale conseguenza di un legame scelto liberamente, accettato ed acquisito attraverso la cerimonia di Iniziazione, la Fraternità muratoria è considerata quale patto inviolabile e sacro contratto con ciascun Iniziato, per il quale ogni Fratello degno deve sentirsi circondato e protetto dall'Amore dell'intera famiglia massonica.

In terzo luogo la «Giustizia», intesa con animo austero che non arresta mai la propria attività, e non si périta di logorarsi nello spasimo del migliore. Essa non si rimpicciolisce nel criterio dell'utile, ma dev'essere sovrana in quello dell'ottimo, anche se dovesse urtare contro gli egoismi individuali. La legge non è il Diritto, e la Libera Muratoria è decisamente per il Diritto, anche, qualora occorra, contro la legge.

In quarto luogo la «Tolleranza»: allorché si sostiene che la Massoneria è antireligiosa od anticlericale, viene espresso un giudizio infondato, offensivo e del tutto errato. Il rispetto assoluto da essa ripetutamente proclamato nei confronti di tutte le religioni è la solenne smentita di tale ignobile accusa, e rappresenta un principio filosofico di altissimo valore etico sociale. Le religioni sono molte, e lo stesso cristianesimo non è riuscito a mantenere compatto il proprio ceppo. Esse si sono adeguate a necessità ambientali, di riflessività, di temperamento, non sapendosi staccare dalle loro tradizioni, ed ognuna di esse pensa di rappresentare la Verità assoluta. La Massoneria incita i suoi adepti alla ricerca di tale Verità, cosciente che il piccolo essere umano non sia in condizione di possederla: è un atto di presunzione che l'Istituzione non può che contrastare. Ma la Libera Muratoria non si rivolge ai veri atei, anzi essa opera A.G.D.G.A.D.U., ovvero «alla Gloria del Grande Architetto dell'Universo», nel quale adombra il Principio Universale di ogni Fede. Non si occupa affatto dei singoli credo religiosi che i suoi membri intendano professare. Essa distingue infatti la Religiosità, intesa come ispirazione spirituale comune a tutti gli uomini, anche se si dichiarano miscredenti, dalle Religioni, concezioni umanizzate in istituti e norme aventi sempre il carattere del relativo.

La Massoneria, pur essendo permeata di religiosità, non è una religione, per cui è semplicemente assurdo accusarla di rappresentare un'alternativa, e tanto meno una competitrice, di qualsivoglia credenza. Con il Grande Architetto dell'Universo essa non pretende di intrattenere un rapporto di fede, in cui vi sia posto costante per il dubbio, ma di assoluta «Certezza» (Jung: Prima credevo, ora so). Tale certezza è germogliata nell'uomo con il pensiero analogico od intuitivo, da cui discende l'intuizione, non intesa come fiuto, lampo di genio od intelligenza sottile, ma come pensiero ordinario, diretto, attraverso il quale l'uomo acquisisce quelle certezze che il pensiero pragmatico o logico mai gli potrebbe fornire.

Per un chiarimento concettuale, è forse opportuno semplificare mediante un esempio. Prendendo in considerazione il tempo, ci si può chiedere che cosa esso sia. Secondo Sant'Agostino, «si nemo ad me quaerat scio, si quaerenti explicare volo nescio», ovvero «se nessuno me lo chiede io so bene cos'è (il tempo), se voglio spiegarlo a qualcuno non lo so più». Come per il tempo così è per l'Essere Supremo, per il Grande Architetto dell'Universo. La Libera Muratoria non accoglie tra le sue fila né atei né agnostici (i suoi Antichi Doveri impongono il rifiuto sia dello «stupido ateo che del libertino irreligioso»), ma non chiede ad alcun aspirante la fede religiosa professata. Allorché chiede all'Iniziando quali siano i suoi doveri verso l'Ente Supremo, essa gli pone una domanda di certezza, poiché non si possono avere doveri verso chi non esiste o del quale è dubbia l'esistenza. Ma non entra mai nella sfera più riposta e personale dell'individuo. La Massoneria non pratica affatto la teologia, anzi vieta specificatamente di accennarne nelle sue Logge.

Si può dire altrettanto della politica. Ogni partito ha certamente qualcosa di buono e di vero, nonché qualche aspetto superato o falso. La Libera Muratoria intende rimanere del tutto estranea da qualsiasi tendenza od indirizzo politico, con la serena indifferenza di chi non ha alcun vincolo pregiudiziale, ed intende mantenersi sul terreno della più stretta obiettività, onde poter condividere quanto è buono ed accettabile scartando invece ciò che non è adottabile, in relazione ai principi assoluti di una Giustizia che nel campo morale e sociale deve logicamente trionfare. Di qui l'assoluto rispetto, in nome della Libertà, per le opinioni politiche di tutti i Fratelli, come per il loro credo religioso. In tutte le Logge dell'universo massonico è espressamente vietato «parlare di politica e di religione», perché si deve sempre ricercare quello che può unire, mai quello che può dividere i Fratelli.

 

L'Iniziazione e l'Iniziazione muratoria:

L'uso dell'iniziazione è antichissimo, praticamente istintivo, e viene tuttora praticato da popolazioni e civiltà non ancora toccate e stravolte dal cosiddetto progresso. Essa è una tappa, un passaggio obbligato, un esame per una patente di conseguita virilità, un riconoscimento del diritto d'essere accolto nella ristretta cerchia dei maschi adulti con capacità decisionali, una dimostrazione di capacità e di dignità.

L'iniziazione viene conseguita nel corso di particolari cerimonie, diverse nella forma a seconda del grado di civilizzazione, dei costumi, dell'ambiente e delle condizioni climatiche, cerimonie che comunque hanno in comune il concetto simbolico della morte del candidato e della sua rinascita in un essere nuovo, risorgente dalla distruzione del vecchio (palingenesi) in maniera purificatrice (catarsi). È il concetto di morte del fiore e nascita del frutto, di morte del bruco e nascita della farfalla, e pertanto è l'antico mito dell'Araba Fenice.

La storia parla di iniziazioni in uso presso tutti i popoli, ed esistono racconti, nelle tradizioni e nelle leggende, nei miti e nei cosiddetti misteri, in cui è semplificato il rinvenimento del concetto di iniziazione, del citato concetto di morte-purificazione-rinascita, cioè di trasformazione o di trasmutazione.

Il candidato deve morire per purificarsi e lasciare le proprie scorie, per poi rinascere rinnovato, maturato e purificato. Ulisse, Enea e Dante scendono ognuno nel regno dei morti, per poi uscirne vincitore, rimato, profondamente mutato, purificato e finalmente maturo, adulto. Si tratta sempre della narrazione di eventi il cui significato nascosto è chiaramente iniziatico. Il protagonista è stato iniziato, dopo aver dato prova della sua maturità, ed è stato ammesso a far parte di una comunità avendo acquisito qualificazione e sicurezza essendosi cioè realizzato ed integrato.

Presso diversi popoli le prove di iniziazione, talvolta lievi ed incruente, più raramente cruente e pesanti, con la civilizzazione diventano sempre più simboliche, ed ai nostri tempi sono impiegate soltanto fra le associazioni denominate iniziatiche, proprio come la Libera Muratoria.

Qui l'iniziazione, sociale ed obbligatoria, muta forma e significato, diventando didattica e personalizzata, riservata ai soli «uomini liberi e di buoni costumi». Incomincia con una cerimonia solenne e suggestiva, per durare poi quanto la stessa vita, spesa nella ricerca costante della Verità. Opportuno qui il ricorso a Freud («Scava nella profondità della tua mente, conosci te stesso, metti a nudo l'Io, elimina il super Io sociale ricominciando tutto da capo») ed ancora a Sant'Agostino («Non cercare al di fuori di te quella Verità che è in te stesso»).

Non sarà certo una cerimonia, per quanto solenne e suggestiva, ma pur sempre simbolica e limitata nel tempo, a condurre automaticamente il neofita all'auspicato rinnovamento. Sarà però la pratica graduale che non terminerà mai le sue prove, non nella ricerca di una irraggiungibile perfezione, ma sulla via più accessibile della perfettibilità, ovvero nel tentativo di diventare non certo perfetti, ma il più possibile migliori.

 

L'Organizzazione:

Su questo argomento è sufficiente un cenno, in quanto Costituzioni e Regolamenti del Grande Oriente d'Italia (G.O.I.) sono disponibili in libreria e depositati presso il Tribunale di Roma.

L'Ordine Massonico è governato da una Gran Maestranza, coadiuvata da una Giunta, entrambe elette da una Gran loggia costituita dai Rappresentanti di tutte le Logge italiane. Il territorio nazionale è suddiviso in Collegi Circoscrizionali regionali dei Maestri Venerabili, cui fanno capo le Logge operanti nelle stesse Circoscrizioni.

I Fratelli membri che compongono l'Ordine rivestono tre Gradi rituali progressivi: Apprendista Libero Muratore, Compagno d'Arte e Maestro. Non si tratta di Gradi gerarchici, ma di Gradi simbolici, attribuiti agli adepti al solo scopo di esprimere il livello di maturazione conseguito da ciascun massone dall'Iniziazione. Invece le cariche rituali ed amministrative di Loggia conferiscono autorità, comunque limitata al periodo di durata dell'incarico, che è sempre annuale.

Figura centrale e portante dell'Ordine è il Maestro Venerabile. Egli è considerato il depositario della Tradizione massonica, come il Gran Maestro ne è il Custode. Nell'ambito dell'istituzione muratoria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani non esistono cariche «ad vitam» che non siano cariche onorarie.

 

I Riti:

La Libera Muratoria non pone ai suoi adepti alcun limite, né impone alcuna via alla ricerca della Verità. Quindi L'Ordine massonico italiano accetta e riconosce alcuni Corpi Rituali di perfezionamento, che comunque operano ritualmente, amministrativamente e gerarchicamente in assoluta indipendenza sia dall'Ordine stesso che fra loro.

L'unico impegno assunto da questi Corpi Rituali è di attingere le loro forze esclusivamente tra i fratelli Maestri che sono membri di Logge regolarmente appartenenti al G.O.I., che siano desiderosi di approfondire la loro ricerca e le loro conoscenze. Essi, in ogni caso, restano membri della loro Loggia nell'ambito dell'Ordine.

I Corpi Rituali più importanti che operano nel territorio nazionale sono il Rito Scozzese Antico ed Accettato, Il Rito Americano o di York, l'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim, l'Antico Rito Noachita, il Rito Simbolico Italiano ed il Gran Priorato di Scozia.

Tra i Riti italiani occorre includere anche l'Ordine della Stella d'Oriente, i cui membri sono prevalentemente, ma non esclusivamente, donne. Queste sono invece escluse dall'appartenenza a Logge dell'Ordine, in quanto la Massoneria detta Regolare è una società iniziatica di tipo solare, che comprende esclusivamente membri di sesso maschile.

 

Conclusione:

Caro amico, mi auguro che l'intenzione di esporre per sommi capi, ma in modo sufficientemente chiaro per un Profano, qualche idea fondamentale sulla Libera Muratoria, abbia conseguito qualche successo.

Ora spetta a te, se lo desidererai, richiedere ulteriori informazioni o delucidazioni. Io, che ti ho ritenuto adatto a ricevere queste poche informazioni, resto sempre disponibile per tale scopo, seppure nei limiti dei miei molto modesti mezzi intellettuali e culturali.

Qualora decidessi in futuro, come mi auguro, di richiedere l'adesione a quest'antica Istituzione esoterica, e se la tua domanda dovesse essere accolta, potrai ritrovarti tra numerosi Fratelli più preparati di me, pronti a correggere od integrare quanto di insufficiente o di errato possa trovarsi in questo mio messaggio assolutamente privo di pretese.

Cordialmente mi dichiaro tuo amico, fiero di dichiararsi Massone

(di Autore ignoto, ripreso, rielaborato e distribuito da Riccardo Chissotti)

 

tratto da Esonet

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