www.iltibetano.com

Le Scuole Iniziatiche dell'Antica  Saggezza

MASSONERIA

                                
Chi siamo Martinismo  Massoneria Teosofia  Scuola Arcana  Gnosi Rosacroce Messaggi Miscellanea

 

 

I CODICI MASSONICI

 

Le "carte fondamentali", o Codici Massonici, che regolano la Massoneria sono formate da sei raccolte:

-  Antichi Doveri di un Libero Muratore;

-  Costituzioni di Anderson del 1721;

-  Land Marks;

-  Costituzioni e Regolamenti di Losanna del 1762;

-  Modifiche alle Costituzioni di Losanna;

-  Grandi Costituzioni del 1876 di Federico II.

 

Le prime tre raccolte sono le più note, mentre le altre sono per lo più perfezionamenti ed evoluzioni delle prime, che trattano i regolamenti interni degli alti gradi delle Camere Superiori.

 

Facciamo di seguito una breve sintesi del contenuto delle prime tre raccolte.

 

Antichi Doveri

Gli Antichi Doveri di un Libero Muratore si rifanno ad antichissimi documenti e si suddividono nel seguente modo:

 

- Legge morale. Un massone ha l'obbligo, in virtù del suo titolo, di obbedire alla Legge Morale; e se egli ben comprende l'Arte, non sarà mai uno stupido ateo, né un libertino senza religione. Mentre gli Antichi Massoni erano obbligati a professare la religione della loro patria qualunque essa fosse... successivamente è stato considerato meglio obbligarli a seguire la Religione sulla quale tutti gli uomini sono d'accordo...

- Autorità e le leggi. Il massone, ovunque si trovi, deve essere un pacifico suddito e non deve immischiarsi in conflitti o cospirazioni. Egli deve obbedienza alle leggi e alle autorità. Qualora si ribellasse allo Stato non sarà sostenuto nella sua ribellione ma si potrà avere pietà per lui...

- Logge. La Loggia è il luogo ove si riuniscono i massoni e pertanto ogni riunione di massoni è detta Loggia. Ogni Fratello deve assolutamente dipendere da una Loggia ed essere sottoposto ai suoi statuti e regolamenti. L'iniziando deve essere nato libero, di età matura ed essere discreto...

- Condotta dell'Arte. Tutti i massoni dovranno lavorare onestamente, vivere onorabilmente e rispettare gli orari del Paese e le consuetudini locali. I Frammassoni non lavoreranno in Loggia con coloro che non sono tali e non istruiranno altri non accettati.

- Maniera di comportarsi. Quando la Loggia è riunita non si formano gruppetti o conversazioni separate. Non si interrompe mai chi parla, non si assumono atteggiamenti burleschi. Si sarà riverenti verso il Maestro e i Sorveglianti...

- Dopo che la Loggia ha chiuso i Lavori ci si può intrattenere fuori, ma solo in armonia. Non ci devono mai essere questioni personali o di puntiglio, evitando categoricamente discussioni relative alla religione e alla politica... Quando non sono presenti profani ci si tratterà come Fratelli, con reciproche istruzioni, senza essere né visti né intesi, senza troppa confidenza e senza eccedere...

- In presenza di profani occorre essere attenti nelle parole e negli atti, evitando di coinvolgere l'Ordine o i Fratelli...

- A casa e nella Loggia ci si comporta come uomini di buoni costumi e come persone sagge...

- Nei riguardi di un Fratello straniero occorre essere prudenti osservatori... Nei riguardi di qualunque Fratello occorre preferirlo solo a parità di condizioni... L'amor fraterno non deve prevalere sul merito di un altro... La Massoneria può mediare nelle controversie tra Fratelli ma solo e sempre per il Bene e per la Giustizia.

 

Le Costituzioni di Anderson del 1721

Le Costituzioni, gli Statuti e i Regolamenti generali della Massoneria,  redatti da Jacques Anderson, vennero ordinati dal Gran Maestro Jean duca di Montague e approvati il 24 giugno 1721.

Si tratta di 39 articoli dei quali si riporta una breve sintesi dal 1° al 22° articoli  e del 39° articolo; per quanto concerne i rimanenti articoli, dal 23° al 38°, si tratta di regolamentazioni relative soltanto all'elezione del Gran Maestro.

 

1. Il Gran Maestro, o il suo Deputato, ha l'autorità e il diritto di presiedere ogni vera Loggia ovunque essa sia...

2. Il Maestro di una Loggia ha il diritto e l'autorità di convocare i membri ovunque a lui piaccia...

3.  Il Maestro di ogni Loggia terrà un libro con le leggi particolari e i nomi di tutti i suoi membri...

4. Nessuna Loggia, salvo autorizzazione del Gran Maestro, inizierà più di cinque aspiranti alla volta, né alcuno che abbia età inferiore ai 25 anni e che non sia padrone di se stesso...

5. Nessuna persona può essere iniziata o ammessa senza che la Loggia abbia avuto comunicazione un mese prima...

6. Nessuno può essere ricevuto Fratello senza il consenso unanime dei membri della Loggia...

7. Ogni nuovo Fratello deve fare un'offerta alla Loggia e mettere qualcosa per i Fratelli indigenti...

8. Non è permesso ai Fratelli di separarsi dalla Loggia ove sono stati iniziati senza il benestare del Gran Maestro...

9. La costituzione di una nuova Loggia deve essere autorizzata...

10. Se un Fratello si comporta male verrà ammonito per due volte dal Maestro e dai Sorveglianti...

11. Nelle assemblee la maggioranza ha il privilegio di dare istruzioni al Maestro su quanto verrà trattato nella Gran Loggia...

12. Tutte le Logge, per quanto è possibile, devono seguire le stesse consuetudini...

13. La Gran Loggia è costituita dai Maestri e dai Sorveglianti di tutte le Logge con il Gran Maestro alla loro testa...

14. Quanto riguarda la fraternità in generale o le Logge in particolare dovrà esser trattato nelle apposite assemblee...

15. Se il Gran Maestro o il suo Deputato sono assenti alla riunione della Gran Loggia presiederà chi sarà stato più lungamente massone...

16. Nessuno nella Gran Loggia può svolgere le funzioni dei Sorveglianti se questi sono presenti...

17. I Grandi Sorveglianti non debbono rivolgersi direttamente al Gran Maestro senza aver consultato il suo Deputato...

18. Né il Gran Maestro, né i Grandi Sorveglianti, né il Tesoriere, né il Segretario possono essere nel medesimo tempo Maestro o Sorvegliante in Loggia.

19. In caso di malcontento il Gran Maestro può convocare la Gran Loggia per sottoporle il caso...

20. Se il Gran Maestro abusasse del suo potere si procederebbe nei suoi confronti come da Regolamento...

21. Il Gran Maestro, con il suo Deputato e i suoi Sorveglianti, visiterà almeno una volta tutte le Logge...

22. Se il Gran Maestro dovesse morire, il Primo Gran Sorvegliante convocherà la Gran Loggia...

……………………………………………………………………………………………………………..

39. Ogni Gran Loggia è investita del potere di creare nuovi Regolamenti se ciò giova alla Fraternità, alla condizione che gli Antichi Limiti (Land Marks) siano sempre conservati...

 

 

I Land Marks

I Land Marks (significato letterale "limiti, confini") indicano i capisaldi immutabili, ossia quei limiti entro i quali deve essere saggiamente contenuta ogni innovazione massonica.

Esistono varie versioni: Land Marks secondo Findel, Land Marks secondo Mackey, Land Marks tratti dalle Costituzioni del Grande Oriente di Spagna.

Di seguito presentiamo i nove articoli dei Land Marks di Findel, considerato il maggiore storico della Massoneria:

 

1. Il candidato all'iniziazione deve riconoscere un culto universale, quello della Legge Morale, professata da tutti gli uomini indistintamente, quali che siano le loro opinioni religiose e le loro idee metafisiche particolari.

2. L'Associazione Massonica è un centro d'unione fra tutti gli uomini liberi e di buona fama, qualunque sia la loro posizione sociale, la loro religione, nazionalità o razza. La Loggia perciò va da est a ovest e da nord a sud.

3. Ogni massone è membro dell'istituzione universale; ha perciò il diritto di visitare tutte le Logge regolari e di ottenere l'affiliazione. La Massoneria è universale e tutti i Fratelli formano una unica Loggia.

4. I candidati devono essere probi e pacifici cittadini e aver raggiunto la maggiore età; devono essere di ineccepibile moralità e reputazione; aver corretto costume e condotta irreprensibile, e devono godere della pienezza delle loro facoltà intellettuali.

5. Le Logge devono prendere su di essi, prima di ammetterli, tutte le informazioni necessarie.

6. Tutti i massoni sono uguali fra di loro; soltanto i loro meriti e la loro onorabilità possono stabilire tra di essi una distinzione.

7. Le contestazioni fra massoni devono essere regolate nella Famiglia. I massoni devono sottomettersi alle decisioni sia della propria Loggia che della Gran Loggia.

8. Le discussioni private, specialmente quelle che riguardano la politica e la religione, sono proibite in Loggia, dove non devono regnare che l'amore fraterno e la cortesia e dove ciascuno deve cercare di farsi migliore.

9. Il massone deve essere discreto con i profani e serbare il segreto sulle cerimonie massoniche, specialmente in ciò che riguarda le parole e i segni di riconoscimento.

 

Ogni massone, anche l'ultimo Apprendista, ha diritto di partecipare, per mezzo di rappresentanti, al Governo dell'Ordine.

 

Per ogni approfondimento al riguardo, si rimanda al testo "Le charte fondamentali" della Universale Massoneria, Roma, 1973. di Umberto Gorel Porciatti, noto scrittore di materie massoniche.

 

 

Chi siamo Martinismo Massoneria Teosofia Scuola Arcana Gnosi Rosacroce
Messaggi Miscellanea Eventi Libri Contatti Links Ringraziamenti